Durante l’esercizio della propria attività (o professione) in regime forfettario, può capitare di voler cambiare il proprio commercialista. I motivi possono essere svariati: costa un botto, v’è arrivato un malloppo di avvisi dell’agenzia delle entrate per cavolate che ha combinato, o semplicemente vi sta sulle ball*. Cambiare il proprio consulente è semplice, se si seguono alcune regole fondamentali che renderanno il passaggio più fluido. A maggior ragione adesso che sono sempre più presenti i servizi di commercialisti online.
Come fare disdetta al commercialista
Una volta trovata (o inventata) la scusa per cambiare commercialista basta seguire questi semplici passi:
- Il primo step da fare è quello di informare l’attuale commercialista, in merito alla volontà di concludere il rapporto;
- Si dovrà dunque procedere alla revoca dell’incarico.
- Se il mandato è stato conferito verbalmente, basta avvisarlo con una chiamata. Tuttavia è sempre meglio mandare una comunicazione scritta, in anticipo, così da evitare possibili equivoci o richieste di compensi non dovuti da parte del commercialista. Verba volant scripta manent (mi pare che si scrive così).
- Se invece l’incarico è stato fornito tramite un atto, bisogna porre attenzione ai termini per la revoca, ove previsti. Andranno dunque rispettate le tempistiche pattuite in origine.
- Insieme alla revoca del mandato, è bene richiedere anche la revoca della delega al cassetto fiscale e qualora già in uso anche a quella della fatturazione elettronica.
Questo perché sono previsti fino ad un massimo di due delegati, ma anche per evitare che il consulente disdetto sbirci tra i vostri dati fiscali.
Si consiglia sempre, per comunicazioni simili, l’invio di una pec o di una raccomandata A/R per avere conferma dell’avvenuta ricezione. Così state a posto.
A cosa stare attenti quando si cambia commercialista
Quando avviene un cambio di consulente, si possono riscontrare delle difficoltà in merito alla compilazione e l’invio dei dichiarativi relativi all’anno di passaggio.
Di norma sono di competenza del vecchio commercialista, ma a seguito della chiusura del rapporto possono sorgere problemi legati alla competenza dei dichiarativi. Chi deve fare cosa?
Il nuovo commercialista online, può subentrare prima del previsto e il precedente consulente può essere riluttante (per usare un eufemismo) a svolgere gli adempimenti che gli spetterebbero.
Pertanto durante la disdetta è bene chiarire sin da subito se gli adempimenti fiscali e contabili dell’anno in corso, rimangono a carico del vecchio commercialista, così da evitare spiacevoli fraintendimenti.
Facciamo un esempio:
Nella lista dei buoni propositi per il nuovo anno, c’è quello di cambiare commercialista. Quindi lo chiamo giorno 01/01/2022, gli dico che ho cambiato consulente, e gli faccio gli auguri di buon anno.
Il nuovo commercialista si occuperà di tutti gli adempimenti inerenti all’anno di iscrizione, ovvero il 2022. Ad esempio la dichiarazione dei redditi dell’anno 2022 che verrà elaborata nel 2023 (dichiarazione redditi 2023 – anno fiscale 2022), sarà di competenza del nuovo commercialista.
Gli adempimenti dell’anno 2021, che invece avranno luogo nel corso dell’anno 2022, come ad esempio la dichiarazione dei redditi 2022 (anno fiscale 2021), sarebbero di competenza del vecchio commercialista.
Quali sono i documenti da richiedere al vecchio commercialista?
Chiariamo subito che tutta la documentazione depositata dal vostro commercialista è di vostra proprietà. Dunque non abbiate timore di richiedere i vostri documenti, soprattutto durante un cambio di consulente.
I documenti che il commercialista deve restituire al cliente in regime forfettario sono:
- le copie delle fatture;
- le dichiarazioni dei redditi con la ricevuta di presentazione;
- eventuali F24 versati con la quietanza di pagamento.
Questi dati li trovate anche nel vostro cassetto fiscale. Basta accedere al sito dell’agenzia delle entrate col vostro SPID e nella sezione Cassetto Fiscale trovate tutto. Quindi se il vecchio commercialista fa troppe storie, avete un piano B.
Il nuovo commercialista, prima di ricevere l’incarico dovrà verificare che il cliente:
- abbia informato il vecchio commercialista, provvedendo al recesso dell’incarico precedente. In caso contrario, il cliente dovrà provvedere in tempi brevi ad informare il vecchio commercialista seguendo le indicazioni riportate ad inizio articolo;
- non stia sostituendo il consulente per sottrarsi ad eventuali obblighi di legge;
- non stia cambiando commercialista perché vuole fare il furbetto ed evitare di pagare parcelle pregresse e insolute.
Cambiare commercialista in regime forfettario
Per tutti coloro che operano in regime forfettario, il cambio di commercialista non presenta grandi problemi ed è molto più agile e sciolto rispetto ai contribuenti in contabilità semplificata o ordinaria.
Di fatti tra i tanti e bellissimi vantaggi del regime forfettario vi è l’esonero dall’obbligo di tenere le scritture contabili.
L’unico obbligo è legato alla compilazione e presentazione della dichiarazione dei redditi e, da luglio 2022, quello dell’invio delle fatture in formato elettronico al SDI.
Qual è il periodo migliore per cambiare commercialista?
Il cambio può avvenire anche durante l’anno in corso, dato che il passaggio di documenti è molto più semplice e non bisogna necessariamente attendere l’inizio del nuovo anno.
Nel caso in cui il cambio avvenga durante l’anno, sarà importante che il professionista abbia con sé una copia di tutte le fatture emesse da inizio anno fino a quel momento.
Quali sono dunque i vantaggi di un commercialista online?
Sempre più commercialisti stanno rivoluzionando la loro professione, approcciandosi a nuovi strumenti che permettono di garantire un servizio di consulenza online. (il covid qualcosa ce l’ha insegnata).
Che si tratti di un commercialista online o di una società di consulenza come Quickfisco, entrambi svolgono tutti gli adempimenti di un commercialista classico, con maggiori vantaggi:
- Comodità: non dovrai recarti fisicamente ogni volta nell’ufficio del commercialista;
- Rapporto diretto con il consulente: grazie ad altri strumenti come mail, chat, call, videocall hai la possibilità di interagire direttamente con il tuo consulente;
- Prezzo più competitivo: all’interno del pacchetto avrai una serie di servizi già compresi e pagherai solo per quello che ti serve.
Per approfondire le differenze ed i vantaggi del commercialista online ti invitiamo a leggere l’articolo Commercialista tradizionale o commercialista online, questo è il dilemma!
Con Quickfisco come cambiare commercialista?
Dopo aver sottoscritto l’abbonamento a Quickfisco e dopo aver firmato il mandato e le deleghe (per il cassetto fiscale e fatturazione elettronica), Quickfisco si farà carico della gestione fiscale della partita IVA del proprio cliente. Verrà seguito nella fase di registrazione alla piattaforma da uno dei nostri operatori e per tutta la durata del mandato, qualora avesse bisogno, ha a disposizione un consulente fiscale dedicato ed il servizio clienti attivo.
Qualora il cambio avvenisse durante l’anno, dovranno essere inserite sulla piattaforma di Quickfisco, le fatture già trasmesse fino a quel momento.
Sarà seguito passo passo da un nostro consulente che lo aiuterà nella configurazione iniziale e non solo.
In questo modo avrà contezza dei suoi reali incassi e la numerazione delle fatture emesse o da emettere sarà corretta.
Come diventare un cliente Quickfisco
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