Riduzione INPS forfettari artigiani e commercianti: buone notizie per chi apre una nuova attività nel 2025!
L’INPS ha finalmente recepito le indicazioni della Legge di Bilancio 2025 in vigore dal 1° gennaio 2025 e, con la circolare n. 83 del 24 aprile 2025, ha chiarito le modalità di accesso alla riduzione contributiva del 50% prevista per i nuovi artigiani e commercianti in regime forfettario.
Vediamo insieme i requisiti, come funziona e cosa fare per non perdere questa agevolazione.
Riduzione INPS forfettari: chi può beneficiarne
La riduzione contributiva al 50% spetta a:
- titolari di ditte individuali e familiari che percepiscono redditi di impresa, anche in regime forfettario;
- i soci di società, sia di persone che di capitali (S.r.l.);
- i coadiuvanti e coadiutori familiari dei titolari come sopra individuati.
I quali:
- hanno avviato o vogliono avviare nel corso del 2025 un’attività in forma di impresa individuale o societaria (di persone o di capitali);
- si iscrivono per la prima volta a una delle gestioni speciali INPS per artigiani o commercianti.
La riduzione è valida per 36 mesi a partire dalla data di effettiva iscrizione alla gestione previdenziale, a condizione che l’attività venga avviata tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025.
Come funziona la riduzione INPS e come fare domanda
Se sei in possesso di tutti i requisiti elencati e vuoi accedere alla riduzione contributiva del 50%, dovrai presentare la richiesta direttamente sul sito dell’INPS attraverso il “Portale delle Agevolazioni” (ex DiResCo) entro e non oltre il 19 gennaio 2026.
Un aspetto importante da sapere è che NON è possibile cumulare questa agevolazione con altre riduzioni contributive, come quella del 35% già prevista per i forfettari.
Per agevolare i nuovi imprenditori che entrano per la prima volta nel mondo del lavoro autonomo la legge prevede che la riduzione del 50% dei contributi INPS resti valida anche se si cambia attività o tipo di impresa, oppure si passa da una gestione all’altra (es. da artigiani a commercianti o viceversa). Vale anche in caso di spostamento della sede, cambi nei dati anagrafici o una breve interruzione dell’attività, a condizione che:
- questi cambiamenti non comportino la cancellazione da una delle due gestioni speciali autonome;
- non ci siano interruzioni contributive, ossia non ci siano mesi scoperti.
Approfondiamo meglio quest’ultimo aspetto fondamentale.
Attenzione alla continuità contributiva!
Se si interrompe il versamento contributivo anche solo per un mese, si perde il diritto alla riduzione.
L’INPS chiarisce che non basta versare volontariamente i contributi mancanti per coprire la lacuna: l’iscrizione deve essere continuativa e senza “soluzioni di continuità”.
Facciamo due esempi pratici:
1) Esempio di azione corretta
Se una persona apre un’attività a gennaio 2025, la chiude il 4 maggio 2026 e ne apre una nuova il 20 giugno 2026, non perde la riduzione. La chiusura della vecchia attività e la riapertura di una nuova rientrano nello stesso trimestre contributivo: il soggetto dovrà versare sia i contributi di maggio 2026 sia quelli di giugno 2026, perché l’INPS considera dovuto tutto il mese, indipendentemente dal giorno preciso di apertura o chiusura.
2) Esempio di azione scorretta
Se una persona si iscrive alla Gestione commercianti a febbraio 2025, chiude l’attività ad aprile 2026 e riparte con una nuova attività a giugno 2026, perde il diritto all’agevolazione: a maggio 2026 non risulta iscritto né ha versato contributi, quindi c’è un mese “scoperto”.
E come detto sopra, non si può versare volontariamente quel mese dopo per sistemare la cosa: l’iscrizione alla Camera di Commercio non si può retrodatare. In più, si rischia di ricevere una cartella INPS in futuro.
Si può passare dalla riduzione contributiva del 50% a quella del 35%?
Una delle domande più frequenti riguarda la possibilità, per i forfettari, di passare alla riduzione del 35% una volta terminato il triennio con l’agevolazione al 50%.
La risposta ufficiale dell’INPS è sì: al termine della riduzione del 50%, sarà possibile chiedere l’agevolazione del 35% prevista per i forfettari, in base alla Legge n. 190/2014.
Caso eccezionale per chi ha già scelto la riduzione del 35%
Infine, una novità importante: chi aveva già richiesto la riduzione del 35% nonostante avesse i requisiti per il 50%, potrà comunque chiedere l’applicazione della nuova riduzione del 50%, solo per il 2025.
In questo caso, l’INPS riconoscerà retroattivamente la riduzione del 50%, senza compromettere la possibilità di richiedere l’agevolazione al 35% in futuro.
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La riduzione contributi INPS forfettari al 50% è una grande occasione per chi apre un’attività nel 2025. Ma come tutte le agevolazioni, va gestita con attenzione: scadenze, continuità contributiva e contabilità sono aspetti da non sottovalutare.
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