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La sindrome dell’impostore: cos’è, sintomi e cura

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Sindrome Impostore

Ti senti come se il tuo successo fosse solo una questione di fortuna e temi che presto qualcuno possa scoprire la “verità”? Potrebbe trattarsi di “sindrome dell’impostore“, un fenomeno psicologico che può colpire anche le persone più capaci e competenti e limitare il loro potenziale e la loro realizzazione personale.

Comprendere questo disturbo è essenziale per superarlo. In questo articolo, esamineremo più da vicino la sindrome dell’impostore e capire come affrontarla al meglio.

 

Cos’è la sindrome dell’impostore

La sindrome dell’impostore è una condizione psicologica caratterizzata da una bassa autostima che porta a dubitare delle proprie competenze e a non riconoscere i propri meriti. Chi ne soffre spesso attribuisce i propri successi a fattori esterni come la fortuna, piuttosto che al proprio talento e impegno.

Questa sindrome è spesso legata al contesto lavorativo e deriva dalla convinzione di non essere all’altezza della propria posizione professionale. Questi pensieri ed emozioni inducono a credere spesso di ingannare i colleghi, facendo loro pensare di possedere competenze che, in realtà, non si hanno.

 

Quali sono i sintomi

Ora che abbiamo compreso cos’è la sindrome dell’impostore, passiamo ai sintomi. I sintomi possono assumere sfumature diverse e personali, ma è possibile individuare dei tratti comuni. Vediamo alcuni esempi:

  • Sentimenti di insicurezza;
  • Difficoltà nel valutare oggettivamente proprie abilità;
  • Associazione del proprio successo a fattori esterni come la fortuna;
  • Inconsapevole auto boicottaggio del proprio progresso;
  • Inclinazione al perfezionismo;
  • Eccessiva dedizione al lavoro e conseguente esaurimento;
  • Intensa paura di fallire.

Altri pensieri comuni possono essere: “non mi sento all’altezza” e/o “non devo sbagliare”.

 

Quali sono le cause della sindrome dell’impostore

Questo senso di inadeguatezza può derivare da diversi fattori e dal proprio vissuto. Negli ultimi anni i social media hanno occupato un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni e spesso facilitano il confronto costante con gli altri. Basta solo dare un’occhiata alle storie di Instagram per vedere le spettacolari vacanze degli amici o entrare su LinkedIn per osservare i successi di carriera di amici, parenti e molti estranei. Inoltre, siamo entrati nel mondo del lavoro durante un’epoca di rapida innovazione tecnologica, dove ogni giorno c’è qualcosa di nuovo da apprendere per rimanere competitivi, pensiamo solo all’intelligenza artificiale, che può alimentare il nostro senso di inadeguatezza.

Molti lavoratori dipendenti e freelance si trovano ad affrontare la sindrome dell’impostore, indipendentemente dal settore di attività. È probabile che ci siano centinaia, se non migliaia, di persone in Italia che svolgono lo stesso tipo di lavoro e ci saranno professionisti con più esperienza, una formazione più completa, un portfolio più ricco oppure un’intelligenza artificiale che secondo alcuni “potrebbe rubarci il lavoro”.

È facile, quindi, che pensieri negativi si insinuino e minino l’autostima. Tuttavia, è importante ricordare che ognuno di noi è unico, così come le soluzioni che offriamo nel contesto lavorativo.

Uno dei vantaggi dell’essere freelance sta proprio nella libertà di lavorare con il proprio stile e avere metodi professionali che si distinguono dalla massa.

 

Sindrome dell’impostore: consigli per affrontarla

La sindrome dell’impostore può colpire molte persone, ma esistono strategie efficaci per superarla e acquistare col tempo la fiducia in sé stessi.

Ecco alcuni consigli utili per affrontare questo ostacolo:

 

  1. Mantieni il focus sui tuoi obiettivi

Una delle chiavi per superare la sindrome dell’impostore è concentrarsi sui fatti concreti anziché sulle emozioni negative. Prenditi del tempo per riflettere sui tuoi successi più significativi e i passi in avanti che stai compiendo. Questi potrebbero includere il feedback positivo da parte di un cliente o il tuo datore di lavoro, la realizzazione di un progetto importante n’opportunità professionale che hai conquistato. Ricordarti dei risultati tangibili che hai ottenuto ti aiuterà a rimanere ancorato nella realtà.

 

  1. Rimani concentrato sul lavoro

Evita di farti distrarre dalle opinioni degli altri su di te. Ricorda che il giudizio sul tuo lavoro non ha nulla a che vedere con la tua persona. Non trattare tutto come una competizione da vincere o perdere; invece, mantieni il focus sugli obiettivi professionali.

 

  1. Evita i confronti

Resistere alla tentazione di confrontarti con persone che sembrano avere più successo di te. Ognuno ha un percorso unico, fatto di alto e bassi e non possiamo paragonare le nostre vite con quelle degli altri. Inoltre, non conosciamo le sfide e le difficoltà che gli altri possono affrontare dietro le quinte.

 

  1. Affronta l’ansia causata dal sindrome dell’impostore

Non permettere all’ansia di limitare la tua ambizione professionale. Candidati per le opportunità che ti interessano e chiedi supporto ai tuoi colleghi se sei in difficoltà oppure avvia l’attività per fare il lavoro dei tuoi sogni. Ogni singola esperienza contribuirà alla tua crescita professionale.

 

  1. Accetta i fallimenti

Infine, non demonizzare i fallimenti, fanno parte del nostro percorso di crescita. Spesso sono le esperienze negative che ci insegnano le lezioni più importanti e ci offrono opportunità di crescita e miglioramento. Se evitassimo i fallimenti, non avremmo l’opportunità di imparare e progredire.

 

Come vincere la sindrome dell’impostore

La sindrome dell’impostore può rappresentare uno stato d’animo travolgente e isolante. Quando ci si sente così, è importante comprendere che non si è soli: molte altre persone affrontano le stesse sfide e sentimenti. Si può sperimentare a diversi livelli di carriera, in vari settori e indipendentemente dall’età o dal background. Non esitare a parlare con amici e parenti o eventualmente professionisti specializzati per trovare supporto e la giusta strategia per riacquistare fiducia.

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