Truffe Agenzia Entrate?
I canali digitali hanno portato nel tempo enormi semplificazioni e facilitazioni per consentire alle persone di accedere a servizi di natura diversa. Ma tutte le innovazioni si portano dietro luci e ombre. Tra le ombre vi sono certamente le truffe online che rappresentano un fenomeno in preoccupante crescita, con criminali informatici che sviluppano metodi sempre più sofisticati per ingannare le persone. Un tipo di truffa particolarmente insidiosa è quella perpetrata da individui che si spacciano per l’Agenzia delle Entrate. Queste truffe non solo mirano a sottrarre denaro alle vittime, ma possono anche compromettere informazioni personali sensibili. È fondamentale essere informati e vigilanti per proteggersi da queste frodi.
In questo articolo troverai indicazioni precise su come identificare queste truffe e su quali passi intraprendere in caso di sospetta truffa.
Come avvengono le comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate può comunicare con modalità diverse e per varie ragioni a seguito dei controlli automatici e formali che svolge sulle posizioni dei contribuenti. Le comunicazioni ufficiali da parte dell’Agenzia delle Entrate possono avvenire tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento, tramite posta elettronica certificata (PEC), oppure quando si tratta di comunicazioni relative ad una presunta irregolarità attraverso il canale Entratel, all’intermediario che ha inviato in via telematica la dichiarazione oggetto di controllo.
Come funzionano le truffe e le principali tecniche utilizzate?
Le truffe da parte di soggetti malintenzionati avvengono mediante false comunicazioni che utilizzano il nome dell’Agenzia delle Entrate e si presentano tipicamente sottoforma di e-mail, SMS o telefonate. Queste false comunicazioni sono studiate molto bene dai criminali informatici e possono sembrare autentiche in quanto contengono loghi e grafiche ufficiali, nonché un linguaggio tecnico che può trarre in inganno anche le persone più attente. Le tecniche utilizzate includono:
- E-mail di phishing (non pec): Queste e-mail solitamente informano il destinatario di presunti rimborsi fiscali o di irregolarità nei pagamenti, richiedendo di cliccare su un link per fornire informazioni personali o bancarie. Queste false comunicazioni e-mail sono tipicamente strutturate con:
- Un indirizzo e-mail del mittente che sembra essere appartenente all’Agenzia delle Entrate ma in realtà è estraneo a quest’ultima.
- Un oggetto della mail recante il riferimento di un Avviso di una Raccomandata #ARXXXXXXX (il numero di raccomandata è variabile)
- Riferimenti nel corpo del messaggio ad “Agenzia delle Entrate-Riscossione”
- Riferimenti ad una presunta notifica alla quale è possibile accedere tramite un link malevolo, che conduce in realtà ad una pagina web contraffatta, riportante il logo dell’Agenzia delle Entrate ed una finta schermata di login.
- SMS fraudolenti: Gli SMS possono contenere avvisi urgenti riguardanti la situazione fiscale della vittima, incoraggiando l’apertura di link per “risolvere il problema” immediatamente.
- Telefonate truffaldine: i truffatori si spacciano per funzionari dell’Agenzia delle Entrate, richiedendo dettagli personali per verificare l’identità della vittima o per risolvere presunti problemi fiscali.
Inoltre, le finte comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate vengono spesso denominate dai truffatori “notifiche amministrative”.
Come abbiamo evidenziato quasi sempre questi tentativi di truffe come e-mail o lettere riportano il vero logo dell’Agenzia delle Entrate quindi consigliamo in ogni caso di non allarmarsi e non agire d’impulso.
Quando si tratta di truffe fiscali, è fondamentale riconoscere i segnali di allarme nel caso in cui si ricevano chiamate telefoniche, sms o e-mail.
Come riconoscere i falsi messaggi di truffatori che si fingono Agenzia delle Entrate
Ma quali sono i segnali per riconoscere un sms, una lettera, un’e-mail sospetta? Si devono esaminare attentamente diversi elementi:
- Richieste di pagamento con importi casuali ed elevati
- Senso di urgenza per spingerti a fornire dati personali o a effettuare pagamenti nell’immediato
- Errori grammaticali e simboli strani.
- Presenza di link cliccabili che portano a siti con una URL non ufficiale.
Nel caso di tentativi di truffa mediante telefonata, in tali circostanze, è fondamentale prestare particolare attenzione al numero da cui proviene la chiamata.
È possibile verificare online se il numero appartiene all’Agenzia delle Entrate. Sempre nel caso di un tentativo di truffa, l’obiettivo è di richiedere pagamenti o promettere rimborsi di somme di denaro per venire a conoscenza dei dati sensibili del contribuente.
Come comportarsi se si è stati truffati: denuncia per truffa online
Se si sospetta di essere vittima di una truffa, si deve agire tempestivamente.
Puoi rivolgerti alle forze dell’ordine nella sede fisica oppure denunciare anche online, alla Polizia Postale.
Innanzitutto, è importante raccogliere tutte le comunicazioni ricevute come e-mail, lettere, o messaggi, in modo da avere prove concrete dell’accaduto in e fornire una descrizione dettagliata dell’accaduto e della tipologia di truffa, il sito o i siti coinvolti. Successivamente, si consiglia di segnalare e bloccare l’indirizzo e-mail o il numero di telefono del truffatore per prevenire ulteriori contatti.
Informare anche l’Agenzia delle Entrate dell’accaduto è un passo fondamentale per evitare problemi futuri.
Le persone che si affidano a servizi qualificati e professionali come Quickfisco, Commercialista Online e Intermediario Fiscale abilitato dall’Agenzia delle Entrate, possono dormire sonno tranquilli: tutte le comunicazioni avvengono esclusivamente tramite canali ufficiali o app.
In questo modo, si elimina il rischio di intrusioni esterne.
I professionisti di Quickfisco, specializzati nella gestione della partita iva forfettaria, si impegnano a rendere le persone consapevoli della fiscalità e a condividere le notizie e ufficiali di Agenzia Entrate per promuovere una maggiore informazione.