Con questo articolo imparerai cos’è, quando e, soprattutto, come emettere una Nota di Credito, con un esempio direttamente dalla piattaforma Quickfisco.
Cos’è la nota di credito e quando emetterla
La nota di credito è un documento che rettifica una fattura, sia elettronico o no, già emessa che contiene uno o più errori. Quindi può annullare fiscalmente una fattura sia per l’intero importo che per un importo parziale.
Vediamo insieme i casi in cui devi emetterla:
- Nel caso in cui c’è un errore nella fattura che hai trasmesso in formato elettronico (per esempio, sull’importo, sul cliente, sulla descrizione della prestazione ecc.);
- Una mancata o incompleta prestazione rispetto a quanto stabilito inizialmente tra le parti (tu e il tuo cliente);
- Puoi emetterla se c’è un mancato inserimento di sconto nella fattura;
- Se il pagamento non è mai avvenuto (non ti è mai stata saldata la fattura per motivi vari);
- Se hai ricevuto il pagamento soltanto in parte.
⚠️ ATTENZIONE! Se hai inviato una fattura elettronica sbagliata ed essa non è ancora stata accettata dal SdI ti consigliamo di aspettare ad emettere la nota di credito. Questo perché potrebbe essere scartata dai controlli del SdI e tornare al trasmittente con un codice errore. In questo caso la puoi semplicemente modificare senza dover emettere una nota di credito. Ovviamente, una volta modificata, dovrai inviarla nuovamente al SdI.
Entro quando è possibile emettere una nota di credito?
Dal legislatore sono previste due termini di emissione della nota di credito:
- quando la variazione in diminuzione dipende da specifici accordi già stabiliti nel contratto tra te e il cliente, oppure la un provvedimento giudiziale non è previsto il limite temporale per l’emissione della nota di credito;
- nel caso in cui, invece, la variazione è causata da un sopravvenuto accordo tra le parti o da un tuo errore è previsto il limite temporale di un anno dall’emissione della fattura per poter emettere la nota di credito.
Ora facciamo un po’ di chiarezza.
Ecco le situazioni quando è possibile emettere la nota di credito senza limitazioni temporali:
- obbligo derivante da disposizioni di legge;
- successiva applicazione di sconti o buoni contrattualmente previsti;
- dichiarazione di nullità, annullamento, rescissione del contratto;
- risoluzione, recesso o revoca del contratto;
- mancato pagamento totale o parziale della fattura in conseguenza a procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose.
Le situazioni per cui è possibile emettere la nota di credito entro un anno dall’emissione della fattura invece sono:
- successiva applicazione di sconti o buoni non previsti contrattualmente;
- inesattezze (errori) nella fatturazione.
Come emettere la nota di credito della fattura elettronica
Come abbiamo già detto, la nota di credito è un documento che si può emettere sia per le fatture cartacee, sia per quelle elettroniche. Ovviamente, se devi rettificare la fattura elettronica anche la nota di credito dovrà essere elettronica.
Una nota di credito elettronica deve comprendere:
- dati dell’emittente;
- dati del destinatario;
- indicazione degli estremi della fattura precedentemente emessa ed inviata al SdI;
- importo da stornare (totale o parziale);
- codice TD04 per la nota di credito:
Una volta compilata la tua nota di credito, la dovrai inviare al SdI e attendere l’esito della trasmissione, come già fai con le fatture elettroniche.
Fattura elettronica errata: storno totale con la nota di credito
Se si tratta di una fattura contenente errori, ad esempio se hai sbagliato il nome del cliente, oppure devi annullare totalmente la fattura, la nota di credito deve contenere esattamente gli stessi dati e importi della fattura già emessa per revocarla fiscalmente.
Nel caso della nota di credito emessa per rettificare una fattura errata, una volta ottenuto l’esito di ricezione della nota di credito potrai emettere una nuova fattura elettronica (questa volta corretta 😀).
Come comportarsi invece nel caso di storno parziale?
Ti facciamo un esempio semplicissimo.
Se avevi una fattura originaria di valore 1.500 € e doveva essere invece di valore di 1.400 €, dovrai inserire nella nota di credito di valore da stornare (nel nostro caso 100 €) con tutti gli altri dati identici alla fattura originaria da stornare parzialmente (ovviamente se i dati del cliente a cui hai emesso la fattura elettronica sono stati inseriti correttamente). In questo caso non dovrai emettere una nuova fattura.
Come compilare la nota di credito in modo più semplice e veloce?
Alcuni software di fatturazione elettronica, come anche quello di Quickfisco, permettono di duplicare la fattura errata, così da ottenere una nota di credito che già contiene tutti i dati necessari.
N.B. In caso di storno totale tutti i dati resteranno identici alla fattura originaria, in caso di storno parziale, dovrai ricordare di modificare l’importo inserendo quello che deve essere decurtato dalla fattura originaria.
Esempio di nota di credito elettronica
Ecco un esempio della nota di credito elettronica emessa dalla piattaforma Quickfisco, commercialista digitale per p.iva in regime forfettario:
Fonte: Tutorial Cos’è e quando fare NOTA DI CREDITO per gli abbonati di Quickfisco
➡️ Accedi alla DEMO per esplorare tutte le funzionalità della piattaforma Quickfisco
Crea Note di credito e non solo con Quickfisco
Conosci Quickifisco, un servizio della gestione fiscale totalmente digitale per professionisti, artigiani e commercianti in regime forfettario? La nostra piattaforma, disponibile sia nella versione web che app mobile, offre tutti gli strumenti necessari per la gestione della tua p.iva, come tool di fatturazione elettronica illimitata, previsionale tasse e contributi, anagrafiche clienti e fornitori e tanto altro. E il nostro team di esperti nel regime forfettario ti supporterà nella gestione dei tuoi quesiti fiscali.
👉 Vorresti saperne di più? Prenota la consulenza gratuita 👈
Tu pensa a fatturare, al resto ci pensiamo noi 😎