Obbligo Fattura elettronica forfettari: è ufficiale!

obbligo fattura elettronica forfettario

Sapevamo che sarebbe arrivato questo momento. L’odore di decreto era nell’aria, ed è arrivato. Dal 1 gennaio 2024 la fattura elettronica è obbligatoria anche se sei forfettario. Non sei ancora attrezzat*?  Puoi affidarti a Quickfisco che pensa a tutto.

Non vederla come il solito obbligo imposto dai poteri forti, ma come un’opportunità per digitalizzare la tua attività e renderla più smart. Seguici per altri consigli motivazionali.

 

Decreto fattura elettronica forfettario

Dopo aver chiesto il permesso a mamma Europa, è stato approvato il decreto n. 36 del 30 aprile 2022 che estende l’obbligo di fatturazione elettronica anche ai contribuenti in regime forfettario che fino ad ora l’hanno fatta franca. Il decreto stabilisce tempistiche e sanzioni che spiegheremo meglio in questo articolo.

 

Obbligo dal 1 gennaio 2024

In realtà, L’obbligo di fatturazione elettronica è già scattato dal 1° luglio 2022 per tutti i forfettari, precedentemente esclusi, che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi o percepito compensi (ragguagliati ad anno) superiori a 25.000. Per tutti gli altri forfettari, invece, l’obbligo è scattato il 1° gennaio 2024, indipendentemente dai ricavi o compensi (articolo 18, comma 3, del decreto legge n. 36/2022 e circolare dell’Agenzia delle entrate n. 26/2022).

 

Sanzioni omessa fattura elettronica forfettario

Ora che abbiamo capito quando scatta l’obbligo, è il momento di parlare anche delle sanzioni per i forfettari più monelli.

Le sanzioni per i forfettari che non emettono fattura elettronica vanno da 250 euro a 2000 euro. Per gli errori formali, invece, non sono previste sanzioni.

Ovviamente quando ci si accorge di non averla emessa, oltre a flagellarsi, è possibile ravvedersi inviando la fattura in ritardo e pagando una sanzione ridotta.

 

Fattura elettronica regime forfettario: come funziona?

Se stai pensando di aprire la partita iva col regime forfettario, è bene cominciare da subito con la fatturazione elettronica, facendoti assistere da uno dei nostri bravissimi consulenti.

Se invece fai ancora le fatture con penna e calamaio, o scolpendole sulle pietre a caratteri cuneiformi, è l’occasione giusta per digitalizzarti. Col portale Quickfisco è semplicissimo e puoi gestire tutta la fatturazione in un unico posto.

Ma come funziona sta benedetta fatturazione elettronica? Cerchiamo di fare chiarezza.

 

Fatture attive

Sono le fatture che devi emettere quando vendi qualcosa o fornisci un servizio. L’obbligo riguarda proprio queste fatture e ti auguriamo e farne tante tante.

Ci sono alcuni dati essenziali da inserire. Oltre ai nostri dati e quelli del cliente a cui stai emettendo la fattura, occorre indicare anche la descrizione del servizio o del prodotto venduto.

Non occorre inserire l’iva, ma la seguente dicitura “Operazione non soggetta a IVA ai sensi dell’art. 1, commi 54-89, Legge n. 190/2014 e succ. modifiche/integrazioni“. Non ti preoccupare, il nostro gestionale la inserisce in automatico, così non devi ricordare ogni volta di metterla, visto che l’età avanza e la memoria se ne sta andando a quel paese.

Ultima cosa da ricordare: il bollo. Se la fattura supera i 77,47 euro (non chiederci perché questo importo), occorre aggiungere 2 euro di imposta di bollo, che dovrai addebitare al cliente per poi versarlo all’agenzia delle entrate.

Dai uno sguardo finale alla fattura e invia! Il sistema di interscambio SDI dell’agenzia delle entrate riceverà la tua fattura e sarà lieto di recapitarla al cliente manco fosse un corriere Amazon.

 

Fatture passive

Sono quelle ricevute dai fornitori. Un grosso vantaggio della fatturazione elettronica è poterle ricevere in un unico posto, ed evitare quello scambio di mail, whatsapp e piccioni viaggiatori.

Se gestisci tutto dal sito dell’agenzia delle entrate, puoi trovare tutte le fatture passive ed emettere quelle attive gratuitamente. Il sito non è molto intuitivo e bisogna smanettarci un po’. Oltretutto l’agenzia non ti dà un consulente dedicato, che pensa pure a farti i dichiarativi, come avviene invece su Quickfisco.

Per ricevere le fatture sul nostro gestionale occorre dare il codice destinatario JKKZDGR al fornitore che lo inserirà nella propria fattura. Un altro modo è quello di accedere a Fatture e corrispettivi (si può accedere anche con lo SPID), andare su Registrazione dell’indirizzo telematico dove ricevere le fatture e inserirlo direttamente lì. In questo modo, anche se il fornitore omette il codice che gli avete dato, la fattura ti arriva lo stesso.

 

Fattura elettronica forfettario: come procedere?

Come detto all’inizio, non vederla come un obbligo, ma come un’opportunità per snellire il lavoro amministrativo e digitalizzare la tua attività.

Affidati ai noi di Quickfisco.

Aiutiamo i forfettari a gestire la loro fiscalità, rimanendo al loro fianco per qualsiasi dubbio e per gestire tutte le scartoffie fiscali.

Inoltre, con la piattaforma Quickfisco disponibile sia dal web che dall’app mobile avrai tutti i servizi per gestire al meglio la tua partita iva in regime forfettario: fatturazione elettronica, monitoraggio degli incassi e tanto altro. 

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Tu rilassati e pensa a fatturare, al resto ci pensiamo noi 😉

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