Partita iva forfettaria, quanto mi costi? In questo articolo scopriremo quanto costa aprire e mantenere una partita iva forfettaria, considerando sia i costi fissi, come ad esempio il commercialista, che quelli variabili, come le tasse e i contributi.
Costi di apertura partita iva in regime forfettario
I costi di apertura della partita iva in regime forfettario dipendono dalla categoria professionale che per semplicità possiamo dividere in 3 grandi categorie:
- libero professionista,
- artigiano,
- e commerciante.
Per i liberi professionisti, aprire la partita iva forfettaria è molto più semplice (e molto meno costoso) rispetto agli artigiani e ai commercianti. Infatti, la procedura di apertura per liberi professionisti è gratuita: non sono presenti costi iniziali come, ad esempio, imposte di bollo o diritti di segreteria da pagare. Occorre solo compilare correttamente e presentare l’apposito modulo (AA9 /12) presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
È importantissimo evitare errori nella compilazione del modulo, quindi ti consigliamo di rivolgerti a professionisti esperti. Ad esempio, noi di Quickfisco, in qualità di Commercialista Digitale, offriamo il servizio di apertura della partita iva GRATIS per i liberi professionisti che sottoscrivono il nostro abbonamento. Essendo qualificati per trasmettere telematicamente queste pratiche faremo tutto online senza necessità di dover presentare fisicamente la modulistica necessaria. Così facendo riduciamo al minimo i tempi di apertura della partita iva dei liberi professionisti che decidono di rivolgersi a noi.
Visita la pagina dedicata per aprire la partita iva forfettaria.
Se, invece, desideri avviare l’attività di Artigiano o Commerciante, è importante sapere che per aprire partita iva bisogna seguire una procedura telematica più complessa e dispendiosa, che può essere effettuata esclusivamente da un commercialista o un intermediario abilitato.
L’inizio di un’attività afferente alle categorie Artigiano o Commerciante si differenzia da quella di Libero Professionista in quanto prevede l’iscrizione di una impresa individuale presso il Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio territorialmente competente. Oltre all’iscrizione nel registro delle imprese, in base a tipo di attività che si intende svolgere potrebbero essere necessarie ulteriori pratiche per il corretto avvio dell’attività come, ad esempio, la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da predisporre presso il Comune dove sarà svolta la nuova attività.
Il costo di apertura della partita iva con iscrizione nel Registro delle Imprese varia a seconda del consulente a cui ti rivolgi. Con Quickfisco, ad esempio, il costo di apertura della partita iva per Artigiani e Commercianti è diviso in due parti:
- 160 euro + IVA per la predisposizione di tutte le pratiche come iscrizione nel Registro delle Imprese e SCIA
- 90,50 euro esente iva, per spese fisse quali imposta di bollo e il pagamento del diritto camerale per il primo anno.
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Partita iva forfettaria costi fissi
Una volta aperta la partita è possibile identificare i costi fissi e variabili che bisogna tenere a mente considerando anche tasse e contributi come costi di “gestione” che possono essere classificati come fissi o variabili in base alle tre categorie, Liberi Professionisti, Artigiani e Commercianti. In realtà per poter meglio spiegare questo concetto divideremo la categoria dei Liberi Professionisti in due categorie:
- i Liberi Professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS,
- i Liberi Professionisti iscritti ad una Cassa privata.
Con questa suddivisione le categorie diventano 4 in totale.
Innanzitutto, precisiamo che per la tua partita iva forfettaria, i costi fissi sono costi che non dipendono dal tuo fatturato e li dovrai sostenere anche se non generi reddito.
In questi costi rientrano principalmente tutte le spese relative alla gestione contabile e fiscale della partita iva (servizio del commercialista, software per la fatturazione elettronica, oppure un servizio di gestione fiscale digitale che includa entrambi i servizi precedenti). Ma, per alcune categorie professionali esistono altri costi fissi di diversa natura da sostenere a prescindere dal reddito generato.
Vediamo insieme di seguito quali sono questi costi fissi e quali categorie vengono impattate da questi costi.
Per artigiani, commercianti e professionisti iscritti ad una cassa privata: contributi previdenziali minimi
Se per i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS i contributi rappresentano un costo variabile, per artigiani, commercianti e liberi professionisti iscritti ad una cassa privata il discorso è diverso.
Per artigiani e commercianti in regime forfettario
Se sei un artigiano o commerciante sarai tenuto a versare i contributi minimali alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS. Questa cassa previdenziale prevede un contributo fisso, che dovrai versare anche se non fatturi un centesimo, oltre a un importo variabile nel caso in cui superi la soglia minima di reddito.
Questo “costo” nel contesto della partita iva forfettaria è di circa 4.500€ annui a seconda dalla categoria (artigiano o commerciante) e l’età del titolare della partita iva. In realtà questo importo può essere ridotto del 35% e quindi a circa 2.900€ annui con un risparmio notevole per artigiani e commercianti. Per scoprire a quanto ammontano i contributi INPS per artigiani e commercianti quest’anno e come ridurli.
Per liberi professionisti iscritti ad una cassa privata
Se, invece, sei un professionista iscritto ad un Albo professionale (ad esempio avvocati, medici, ingegneri etc), verserai i tuoi contributi previdenziali alla Cassa di riferimento associata all’Ordine professionale alla quale risulti iscritto. Tutte le casse private prevedono un contributo minimo fisso di importo variabile a seconda della Cassa, dell’età del professionista, degli anni di anzianità contributiva etc. Anche in questo caso tutte le Casse oltre ad un contributo minimo sono solite prevedere contributi variabili calcolati in percentuale sul reddito prodotto.
Per capire meglio quali sono gli importi da versare, ti consigliamo chiedere informazioni presso la tua Cassa professionale.
Solo per artigiani e commercianti: diritto camerale
Artigiani e commercianti a cui è richiesta l’iscrizione nella Camera di Commercio devono versare annualmente la quota fissa, chiamata diritto camerale. La quota parte da 44 euro e può essere maggiorata nel caso tu abbia più unità locali.
Solo per artigiani: assicurazione Inail
Per svolgere l’attività di artigiano è obbligatoria l’assicurazione Inail che tutela per infortunio o malattia professionale. Il costo di tale assicurazione è definito dalla categoria del rischio dell’attività che svolgi con la tua partita iva.
Partita iva forfettaria costi variabili
I costi variabili della partita iva forfettaria dipendono principalmente dal volume di fatturato generato e dal reddito che ne deriva. I costi variabili possono dunque essere:
- l’imposta sostitutiva,
- i contributi variabili (validi per tutte le categorie)
- e l’imposta di bollo.
Per tutte le partite iva regime forfettario: costi commercialista per la gestione fiscale
Come evidenziato tra i costi fissi, con la partita IVA forfettaria, è necessario considerare un costo fisso relativo alla gestione contabile e fiscale. Il servizio per la gestione contabile e fiscale della partita iva comprende attività come il calcolo delle imposte e dei contributi da versare, la gestione degli adempimenti fiscali, la preparazione e l’invio della dichiarazione dei redditi e dei modelli F24.
Ti chiedi se puoi occupartene autonomamente? Certo, se ti piace sentire il brivido del rischio!
Ma a meno che tu sia un commercialista, ti conviene rivolgerti a professionista esperto, anche se questa scelta comporta un costo fisso (fisso perché di solito si tratta di un mandato annuale con un prezzo pattuito che non varia a seconda del fatturato).
Ci sono diverse alternative. Scopriamole nel prossimo paragrafo.
Costi commercialista tradizionale
Puoi rivolgerti a un commercialista tradizionale che si occupa della gestione della partita iva a livello contabile e fiscale, informandoti dell’importo delle tasse e dei contributi da versare. Il costo del commercialista per il regime forfettario si aggira attorno a 600-1000 euro, a seconda dei servizi che il professionista offre ai propri clienti e della localizzazione geografica del commercialista.
Ricordati che una volta scelto il commercialista dovrai dotarti di un software di fatturazione elettronica, poiché obbligatoria dal 2024. Il costo della licenza in abbonamento varia a seconda del software che scegli e dalla quantità di fatture che emetterai. Eh sì, anche questo costo rientrerà tra i costi fissi della tua partita iva forfettaria.
Costi commercialista digitale per il regime forfettario
Per semplificarti la vita c’è però una soluzione alternativa: puoi scegliere un servizio più smart e veloce come il commercialista digitale.
Un esempio? Noi di Quickfisco.
Il nostro abbonamento annuale a 199 euro+iva include: consulente fiscale dedicato per risolvere dubbi sulla tua fiscalità, predisposizione ed invio della Dichiarazione dei redditi e modelli F24, fatturazione elettronica ILLIMITATA: tutto questo attraverso una piattaforma online (disponibile sia da web sia da smartphone) dove potrai avere tanti strumenti innovativi per conoscere in anticipo quante tasse e contributi dovrai versare, calcolare lordo e netto degli importi fatturati, monitorare il tuo fatturato e incassato e tanto altro.
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Tu pensa a fatturare, al resto ci pensiamo noi 😎
