Sapevi che esiste una forma di Cassa Integrazione anche per chi ha Partita IVA? Si chiama ISCRO 2023 e si tratta di un’indennità dedicata ai lavoratori autonomi.
Nei prossimi paragrafi spieghiamo meglio chi può richiederla e come.
Cos’è l’ISCRO
Sembra una brutta parola, in realtà è l’acronimo di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa.
Si tratta di un’indennità dedicata ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata. Come spiegato in un precedente articolo, la Gestione Separata è quella cassa previdenziale per chi non ha una cassa previdenziale specifica.
Può essere richiesta solo una volta, e viene erogata per sei mesi dalla data di presentazione della domanda.
Importo dell’indennità
L’importo mensile dell’indennità riconosciuta è pari al 25% dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia su base semestrale.
Facciamo un esempio: per l’anno precedente ho dichiarato un reddito di 5000 euro. Il calcolo è su base semestrale, quindi 5000/12 x 6 = 2500 euro.
Di questo calcoliamo il 25%, quindi 625 euro. Questo sarà l’importo dell’ISCRO che mi verrà riconosciuta mensilmente, per sei mesi, da quando presento la domanda.
In sostanza, per 6 mesi, percepirò questi 625 euro ma nel frattempo dovrò fare dei percorsi di aggiornamento professionale, definiti dal Ministero del Lavoro.
Per il 2023 l’importo minimo è di 254,75 euro mentre quello massimo è di 815,20 euro. Questi importi cambiano ogni anno, in base all’indice ISTAT.
Requisiti ISCRO 2023
Per ricevere l’ISCRO devo rispettare una serie di requisiti:
- Devo essere iscritto alla Gestione Separata, e non ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- Non devo percepire pensione, reddito di cittadinanza, NASpI o compensi da cariche elettive o politiche diversi dal gettone di presenza;
- Nell’anno precedente alla presentazione della domanda, devo aver avuto dei ricavi inferiori alla metà di quelli conseguiti in media nei tre anni precedenti. Rapidamente: presento la domanda nel 2023, se nel 2022 ho avuto ricavi dimezzati o ancora inferiori rispetto a quelli del triennio 2019-2021;
- Non devo aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito annuo superiore a 8145 euro;
- Bisogna essere in regola col versamento dei contributi;
- Bisogna essere titolari di partita IVA da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda.
Ovviamente se chiudo la partita IVA durante la fase di erogazione dell’ISCRO, si decade dalla prestazione e ciaone all’indennità.
Domanda ISCRO 2023
La domanda per ricevere la Cassa integrazione si fa solo in modalità telematica, tramite il servizio online e accedendo con (sia sempre lodato) SPID.
Invece se siete affezionati al telefono, potete fare domanda tramite call center al 803 164 (gratuito) o al numero a pagamento 06 164 164.
Questa va presentata entro il 31/10/2023 e in genere entro 30 giorni la pratica viene lavorata e, se ci sono i requisiti, liquidata.
Cassa integrazione Partite IVA: Come richiederla?
Come abbiamo visto, anche per chi ha partita IVA, è prevista una forma di cassa integrazione, ma occorre stare attenti a rispettare i requisiti e nell’inserimento dei dati contabili in fase di presentazione della domanda.
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