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Maternità partita Iva regime forfettario: guida per Commercianti e Artigiane

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Maternità partita Iva regime forfettario

Ti stai chiedendo se indennità di maternità e partita iva regime forfettario siano compatibili? Nell’articolo precedente abbiamo parlato di Maternità per Libere Professioniste in Gestione Separata INPS 2023.  Torniamo a noi, sei un’artigiana o una commerciante?

Allora la risposta è sì!

Chi ha la partita Iva può avere la maternità. Questo congedo ti permetterà di dedicarti alla cura del tuo bambino senza dover rinunciare al supporto finanziario. Tuttavia, ci sono alcune informazioni importanti che devi conoscere per ottenere questa prestazione economica.

Scopriamole insieme.

Indennità di Maternità per le donne iscritte alla Gestione INPS Artigiani e Commercianti 

L‘indennità di maternità è rivolta anche alle lavoratrici con partita iva in regime forfettario durante la gravidanza e post parto, in caso di adozione o affidamento preadottivo di minori.

Per ottenere questa indennità, è necessario essere in regola con il versamento dei contributi durante i mesi del periodo di maternità.

La durata dell’indennità complessiva è di 5 mesi, di cui 2 mesi antecedenti il parto e 3 mesi successivi.

In caso di adozione o affidamento, l’indennità di maternità spetta per 5 mesi a partire dalla data di ingresso in famiglia del minore adottato o affidato.

L’indennità di maternità è regolata dagli articoli 66 e seguenti del Testo Unico (Decreto Legislativo 26 Marzo 2001, n. 151).

Per i periodi di maternità inerenti al 2022, l’indennità di maternità può essere chiesta per ulteriori 3 mesi a partire dalla fine del periodo di maternità, a condizione che il reddito dell’anno precedente dichiarato sia inferiore a 8.145 euro.

Quanto ammonta l’Indennità di Maternità con partita iva regime forfettario

Quanto spetta di maternità alle lavoratrici autonome? L’indennità è pari all80% dei compensi dichiarati nell’anno precedente l’evento, commisurata su 5 mesi (quindi 5/12 dell’80% del reddito dell’anno precedente). Se hai un volume di affari basso, è previsto un importo minimo, e in questo caso, l’indennità sarà commisurata all’80% di 5 mesi del salario minimo giornaliero.

Per le lavoratrici autonome artigiane, commercianti e pescatrici sono previsti per l’anno 2023 i seguenti limiti reddituali a seconda della categoria di appartenenza: 

  • artigiani: 53,95€ corrispondenti al limite minimo di retribuzione giornaliera
  • commercianti: 53,95€ corrispondenti al limite minimo di retribuzione giornaliera
  • coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli professionali: 48,00€ corrispondenti al limite minimo di retribuzione giornaliera fissata per la qualifica di operaio dell’agricoltura
  • pescatori: 29,98€ corrispondenti al limite giornaliero del salario 

 

Requisiti per richiedere l’Indennità di Maternità per p. iva artigiane e commercianti

Per poter richiedere l’indennità di maternità, devi rispettare i seguenti requisiti:

  • Essere iscritta alla gestione INPS in base all’attività svolta.
  • Essere in regola con il versamento dei contributi durante i mesi del periodo di maternità

 

L’indennità può essere richiesta anche se l’iscrizione alla propria gestione è avvenuta successivamente alla data di inizio del periodo indennizzabile per maternità.

L’indennità spetta per l’intero periodo di maternità:

  • se l’iscrizione è richiesta entro i termini di legge (30 giorni dall’inizio dell’attività per artigiani e commercianti. Se si tratta degli altri casi invece, sono previsti 90 giorni dall’inizio dell’attività negli);
  • se l’attività è iniziata prima dell’inizio del periodo di maternità.

 

Nel caso in cui l’attività lavorativa autonoma sia iniziata, invece, dopo l’inizio del periodo di maternità, l’indennità spetta per il periodo successivo all’inizio dell’attività.

Se l’iscrizione avviene oltre i termini di legge, l’indennità di maternità spetta a partire dalla data della domanda di iscrizione alla gestione di appartenenza.

Quando fare domanda per la maternità alle lavoratrici autonome in regime forfettario?

Le lavoratrici e i lavoratori autonomi devono inviare la domanda di maternità dopo il parto.

In caso di domanda di indennità giornaliera anche per i periodi che precedono i 2 mesi prima del parto, “nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza”, la domanda può essere presentata antecedentemente al parto.

Come presentare domanda per l’Indennità di Maternità

La domanda deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato. Puoi anche utilizzare il contact center o rivolgerti agli enti di patronato e intermediari dell’INPS.

Per quanto riguarda i tempi di lavorazione, il termine per la lavorazione del provvedimento è di 55 giorni a partire dalla presentazione della domanda.

Maternità Anticipata INPS

La maternità prevede un periodo di 5 mesi compreso tra 8° e 9° mese di gravidanza e i 3 o 4 mesi successivi. La maternità anticipata può essere richiesta prima di questo periodo quando la gravidanza è a rischio.

Requisiti per richiedere la Maternità Anticipata INPS

Per poter richiedere l’indennità di maternità anticipata, devi rispettare i seguenti requisiti:

  • Essere iscritta alla gestione INPS in base all’attività svolta.
  • Essere in regola con il versamento dei contributi durante i mesi del periodo di maternità.
  • Gravi complicanze della gravidanza e/o sono presenti preesistenti forme morbose che mettono a rischio la gravidanza.

Come fare richiesta per la Maternità Anticipata INPS

Le lavoratrici autonome possono utilizzare il contact center o rivolgerti agli enti di patronato e intermediari dell’INPS per presentare la domanda tramite i servizi telematici offerti. La procedura può essere diversa da regione a regione, ma generalmente si deve presentare: 

  • Certificato medico che attesta stato di gravidanza da ASL;
  • Certificato medico che attesta stato di gravidanza a rischio.

 

Quanto viene tassata la maternità con partita iva forfettaria?

Sì, l’indennità di maternità per chi è in partita iva, compreso regime forfettario, è soggetta a tassazione e quindi deve essere fatta presente per la dichiarazione dei redditi

L’indennità, tuttavia, non viene considerata un ricavo o compenso quindi è esclusa dal limite dei 85.000€ per l’applicazione del regime forfettario.

Puoi continuare a lavorare durante la Maternità?

Assolutamente sì!

Come lavoratrice autonoma, artigiana o commerciante con partita iva in regime forfettario, non hai l’obbligo di astensione dal lavoro durante la maternità. Puoi continuare a lavorare senza alcun limite, anche fino al giorno prima del parto, senza preoccuparti.

Ricorda sempre di verificare le normative e le procedure specifiche riguardanti l’indennità di maternità con partita IVA, in base alla tua situazione e alla gestione INPS o Cassa di Previdenza Privata di appartenenza.

L’INPS e gli enti di patronato saranno in grado di fornirti assistenza e risolvere eventuali dubbi riguardanti la tua richiesta. Oppure puoi affidarti direttamente agli esperti di Quickfisco 😊

Come richiedere Indennità di Maternità con Quickfisco

Come abbiamo visto, anche se lavori in partita IVA regime forfettario, hai diritto alla maternità, però bisogna fare attenzione e valutare i propri requisiti per presentare la domanda.

Non ti preoccupare, possiamo supportarti nelle pratiche!

Noi di Quickfisco aiutiamo tutti i forfettari a gestire la loro fiscalità, rimanendo al loro fianco per chiarire qualsiasi dubbio e gestire le scartoffie fiscali.

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Tu rilassati e pensa a fatturare, al resto ci pensiamo noi.

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