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Laura Rubini Dott. Commercialista

➔ Martedì 29 ottobre
➔ Ore 18.30 - 20.15

Ravvedimento operoso: cos’è, come funziona e novità dal 2024

Ravvedimento operoso 2024

Ti svegli un giorno sudato perché ti sei ricordato di non aver inviato la Dichiarazione dei Redditi? Oppure hai ricevuto modelli F24 in ritardo e non hai fatto in tempo a fare il bonifico entro la scadenza? Niente panico, ti aiuta il ravvedimento operoso – scopri cos’è, come si calcola e quali sono le novità dal 2024.

 

Sanzioni previste per omesso o tardivo versamento di imposte

Eh sì, con l’Agenzia delle Entrate non si scherza. Per l’omesso o tardivo versamento di imposta è prevista una sanzione. Dal 2024, grazie alla riforma fiscale, tale sanzione è stata rivisitata, rendendola un po’ meno “salata”.

Per le violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024, la sanzione diventa del:

  • 25% dell’imposta, se il versamento è stato omesso oppure se è eseguito con un ritardo superiore a 90 giorni rispetto alla scadenza;
  • 12,5% dell’imposta, se il versamento è eseguito con un ritardo dai 15 ai 90 giorni;
  • circa 0,833% per ciascun giorno di ritardo, se il versamento è eseguito con un ritardo non superiore a 15 giorni (si tratta di un quindicesimo del 12,5% per ciascun giorno di ritardo).

 

Per le violazioni commesse fino al 31 agosto 2024 (ad esempio hai dimenticato la scadenza del saldo e primo acconto), invece la misura della sanzione rimane del:

  • 30% dell’imposta, se il versamento è stato omesso oppure se è eseguito con un ritardo superiore a 90 giorni rispetto alla scadenza;
  • 15% dell’imposta, se il versamento è eseguito con un ritardo da 15 a 90 giorni;
  • 1% per ciascun giorno di ritardo, se il versamento è eseguito con un ritardo non superiore a 15 giorni.

 

Ma non ti preoccupare, se te ne sei accort* in tempo c’è la possibilità di rimediare. Come? Tramite la procedura chiamata ravvedimento operoso. Scopriamo cos’è.

 

Cos’è ravvedimento operoso?

Il ravvedimento operoso è un istituto dell’Agenzia delle Entrate che consente di regolarizzare spontaneamente errori o omissioni nel pagamento di imposte o altre violazioni, con la riduzione delle sanzioni, prima che le stesse siano constatate o siano iniziate ispezioni o verifiche od altre attività amministrative di cui l’autore della violazione abbia avuto formale conoscenza.

La regolarizzazione tramite il ravvedimento operoso è possibile anche successivamente all’inizio di eventuali controlli da parte di organi verificatori, purchè il contribuente non abbia già ricevuto (cause ostative al ravvedimento):

  • il cosiddetto ‘avviso bonario’
  • la notifica di un avviso di accertamento/di liquidazione o di irrogazione di sanzioni
  • la notifica di un avviso di recupero del credito d’imposta.

 

Quando è possibile farlo per forfettari?

Anche i contribuenti in regime forfettario possono ricorrere al ravvedimento operoso per ridurre sanzioni nei seguenti casi:

  1. Omissione o ritardo nel pagamento dell’imposta sostitutiva: Se il pagamento dell’imposta sostitutiva (acconti o saldo) avviene in ritardo o non viene effettuato.
  2. Omissione o ritardo nella presentazione della Dichiarazione dei Redditi: Se la dichiarazione dei redditi viene presentata in ritardo o non viene presentata.
  3. Errori o omissioni nel versamento dell’IVA: anche se i forfettari non applicano l’IVA, in caso di acquisti esteri sono tenuti al versamento di tale imposta.
  4. Tardiva fatturazione: se la fattura viene emessa oltre il termine di 12 giorni dal pagamento, oppure entro il giorno 15 del mese successivo in caso di fattura differita.
  5. Omissione o ritardo nella trasmissione di elenchi INTRASTAT: se il modello INTRASTAT è stato trasmesso in ritardo o non è stato proprio trasmesso.
  6. Omesso o tardivo pagamento dell’imposta di bollo.

 

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Come funziona il ravvedimento operoso

La regolarizzazione avviene attraverso il versamento di:

  • imposta dovuta;
  • sanzione ridotta, il cui importo è tanto più basso quanto prima avviene il ravvedimento operoso;
  • interessi, calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito. Il tasso previsto per il 2024 è del 2,5%.

 

Il versamento della sanzione ridotta deve essere eseguito contestualmente alla rimozione della violazione e alla regolarizzazione dell’imposta e al pagamento degli interessi dovuti. In poche parole, il pagamento delle tre somme (imposta, sanzione e interessi) avviene tramite un unico modello F24 nel quale le tre voci vanno mantenute separate, ciascuna con il suo codice tributo.

 

Codici tributo per ravvedimento operoso imposta sostitutiva regime forfettario

Nel caso di mancato o tardivo pagamento dell’imposta sostitutiva prevista per il regime forfettario vanno compilati:

  1. Codice Tributo imposta: 1790 – per regolarizzare il 1° acconto, 1791 – per regolarizzare il 2° acconto (o acconto unico) oppure 1792 – per regolarizzare il saldo
  2. Codice Tributo 8944 “Sanzione per ravvedimento” dell’Imposta sostitutiva sul regime forfetario
  3. Codice Tributo 1944 “Interessi per ravvedimento” dell’imposta sostitutiva sul regime forfetario

 

Come si calcola il ravvedimento operoso 2024?

Sempre la stessa riforma fiscale ha apportato diverse modifiche anche all’istituto del ravvedimento operoso. Le nuove disposizioni si applicano alle violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024, invece alle violazioni commesse fino al 31 agosto 2024 si applicano le disposizioni previgenti. Vediamo tutte e due casi nella tabella riassuntiva:

Ravvedimento operosoViolazioni commesse entro il 31/08/2024 Violazioni commesse dal 01/09/2024
entro i primi 14 giorni1/10

= sanzione pari al 0,1% per ogni giorno di ritardo

1/10

= sanzione pari al 0,0833% per ogni giorno di ritardo

dal 15° al 30° giorno1/10

= sanzione pari al 1,5%

1/10

= sanzione pari al 1,25%

dal 30° al 90° giorno1/9

= sanzione pari al 1,67%

1/9

= sanzione pari a 1,3889%

Entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso (o entro un anno dall’errore)1/8

= sanzione pari al 3,75%

1/8

= sanzione pari a 3,1250%

Entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione ovvero, quando non è prevista la dichiarazione periodica, entro 2 anni dall’errore1/7

= sanzione pari al 4,29%

1/7

= sanzione pari al 3,5714%

Oltre il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, oltre 2 anni dall’errore 1/6

= sanzione pari al 5%

 1/7

= sanzione pari al 3,5714%

Dopo la comunicazione dello schema di atto impugnabile dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria, nella fase di contraddittorio obbligatorio prevista dallo Statuto del contribuente non preceduto da PVC, senza che sia stata presentata istanza di accertamento con adesione 1/6

= sanzione pari al 4,1666%

 Dopo l’emissione di PVC 1/5

= sanzione pari al 6%

Dopo l’emissione di PVC senza che sia stata inviata comunicazione di adesione al verbale e, comunque, prima della comunicazione dello schema di atto impugnabile dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria 1/5

= sanzione pari al 5%

Dopo la comunicazione dello schema di atto impugnabile dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria, relativo alla violazione costatata con PVC, senza che sia stata presentata istanza di accertamento con adesione1/4

= sanzione pari al 6,25%

 

Esempio di calcolo ravvedimento operoso 2024

Facciamo un esempio per capire meglio. Ti accorgi di essere in ritardo di 20 giorni con il pagamento dell’imposta in misura 2.000 euro e decisi di correggere la situazione con il ravvedimento operoso.

La sanzione che dovrai pagare sarà pari a 25 euro, in quanto con il ravvedimento operoso si applica la sanzione ridotta del 1,25% in quanto il ritardo è superiore a 15 giorni ma inferiore a 30:

2.000 x 1,25% = 25 euro

Passiamo al calcolo di interessi:

2000 x 2,5% x 20/365 = 2,74 euro

Totale da versare tramite modello F24 sarà di 2027,74 euro.

 

Cosa succede invece in caso di tardiva dichiarazione?

Anche nel caso di tardiva presentazione della Dichiarazione dei Redditi è possibile ricorrere al ravvedimento operoso mediante il pagamento della sanzione ridotta a un 1/10 del minimo edittale, se la presentazione della stessa avviene con un ritardo non superiore a 90 giorni.

 

Ravvedimento F24 a zero

Ricordati sempre che è OBBLIGATORIO sempre presentare il modello F24, anche quando esso ha un saldo pari a zero.

L’omessa o ritardata presentazione del modello F24 con saldo a zero può comunque essere regolarizzata, sempre tramite il ravvedimento operoso. Per regolarizzare la violazione è necessario:

  1. presentare il modello F24 entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui è stata commessa la violazione;
  2. versare una sanzione ridotta pari a:
    • 5,56 euro (1/9 della sanzione amministrativa di 50 euro) se il ritardo non è superiore a 5 giorni;
    • 11,11 euro (1/9 della sanzione amministrativa di 100 euro) se il ritardo è compreso tra 6 e 90 giorni;
    • 12,50 euro (1/8 della sanzione amministrativa di 100 euro) se il modello F24 è presentato entro un anno dall’omissione.

 

Effettuare il ravvedimento operoso è facile e veloce con Quickfisco

Siamo d’accordo, calcolare il ravvedimento operoso non è semplice.  Perciò noi di Quickfisco, servizio digitale della gestione contabile e fiscale delle partite iva in regime forfettario, offriamo il servizio di ravvedimento operoso ai nostri clienti abbonati: calcoliamo l’importo delle sanzioni e interessi dovuti e predisponiamo il modello F24 compilato per versare il pagamento.

E il nostro calendario fiscale disponibile sulla piattaforma e avvisi automatici via e-mail ti aiutano di on dimenticare mai delle scadenze fiscali 😉 E altri strumenti utili rendono la gestione della tua partita iva una passeggiata.

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