Fattura emessa in ritardo? Scopri a quanto ammonta sanzione per invio tardivo di una fattura elettronica se sei in regime forfettario e come si fa il calcolo del ravvedimento operoso.
Quali sono i termini di emissione di una fattura elettronica?
Per evitare le sanzioni per invio tardivo o omesso della fattura elettronica, è fondamentale ricordare i termini entro cui emettere fattura.
Una fattura elettronica si considera emessa al momento della sua trasmissione al SdI (Sistema d’Interscambio).
I termini per emettere una fattura elettronica variano a seconda della tipologia di fattura:
- fattura elettronica immediata: entro 12 giorni dalla data di pagamento;
- fattura differita: entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui i prodotti vengono spediti/consegnati. La fattura differita può essere emessa anche per la prestazione dei servizi purché tali servizi siano individuabili attraverso apposita documentazione, ad esempio fattura proforma o avviso di parcella.
ATTENZIONE! È importante ricordare che la fattura risulta omessa anche quando una fattura viene emessa, ma scartata/rifiutata dal SdI per qualche errore. In questo caso, dovrai inviare di nuovo la fattura corretta entro 5 giorni dalla notifica di scarto, fermo restando la possibilità di sfruttare i 12 giorni per il regolare invio.
In caso di invio tardivo di una fattura elettronica o non emessa proprio, infatti, potresti incorrere in sanzioni di una certa rilevanza. Ecco quali sono per te che operi in regime forfettario.
Sanzione per una fattura elettronica emessa in ritardo se sei in regime forfettario
Dal 1° settembre 2024, se operi in regime forfettario e quindi non sei tenut* al versamento dell’IVA, la sanzione per invio tardivo della fattura elettronica è pari al 5% dei corrispettivi non documentati.
Esempio sanzione invio tardivo fattura elettronica in regime forfettario
Immaginiamo che tu sei un consulente di marketing e hai svolto una consulenza per un valore totale di servizio pari a 1000 €.
Il cliente ha effettuato il pagamento il 10 ottobre mentre tu eri in vacanza e non ti sei accort* di questa operazione e, di conseguenza, non hai emesso nessuna fattura.
Torni felicemente a casa il 5 novembre e ti rendi conto di questa situazione.
In quanto sono passati più di 12 giorni dal pagamento, 26 per l’esattezza, rincorri in sanzione per tardiva fatturazione elettronica. Essendo in regime forfettario, tale sanzione sarebbe pari al 5% (1000 € x 5% = 50 euro).
Ma non ti spaventare troppo. C’è il modo per ridurre la sanzione spettante se correggi l’errore di tua spontanea volontà. Come? Tramite il ravvedimento operoso. Ne parleremo nel paragrafo dedicato più avanti.
Sanzioni autofattura estera in ritardo
Tra le regole da tenere a mente per una corretta gestione del processo di fatturazione vi sono anche quelle relative all’autofattura.
Parliamo delle fatture estere per le quali è obbligatoria l’emissione di un’autofattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello di ricezione.
In caso di omissioni, errori o ritardi, si applica la sanzione fissa da 500 a 10.000 euro o, in alternativa, in misura del 5% dell’imponibile con un minimo di 1.000 euro se l’operazione non risulta dalla contabilità.
C’è però una buona notizia: puoi beneficiare di una riduzione alla metà della sanzione dovuta, se trasmetti l’autofattura emessa in ritardo entro 15 giorni dal termine ordinario.
Calcolo ravvedimento operoso tardiva emissione fattura elettronica per chi è in regime forfettario
È possibile ridurre la sanzione prevista per la tardiva emissione della fattura elettronica tramite l’istituto del ravvedimento operoso:
- 1/10 della sanzione, entro 30 giorni dalla violazione;
- 1/9: entro 90 giorni dalla data di omissione o dell’errore;
- 1/8: entro 1 anno dalla commissione dell’errore;
- 1/7: oltre 1 anno dalla commissione dell’errore;
Facciamo un calcolo utilizzando un esempio per capire meglio, nel caso dell’emissione tardiva della fattura elettronica di valore pari a 7.000 €, se regolarizzi la situazione con il ravvedimento operoso entro 30 giorni, importo della sanzione sarà pari a 35 € anziché 350 € (1/10 della sanzione dovuta). Ricordati che andranno calcolati anche gli interessi legali per perfezionare il ravvedimento.
Leggi di più: Ravvedimento operoso 2024: cos’è, come funziona e calcolo
Codice tributo ravvedimento operoso per invio tardivo fattura elettronica
Il pagamento della sanzione per invio tardivo della fattura elettronica deve essere eseguito tramite modello F24, compilando la sezione erario ed utilizzando il codice tributo 8911. L’anno da indicare nel modello è quello in cui è avvenuta la violazione.
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