Ingegnere Regime Forfettario: come funziona e come fare fattura

ingegnere

Sei un ingegnere e hai sentito parlare del regime forfettario? Finalmente ti sei laureato in ingegneria, dopo esser stato fuori corso una dozzina di anni, e ti piacerebbe esercitare la professione?

Oggi ti spieghiamo tutto passo passo, da come si diventa ingegneri, all’apertura della partita IVA, dall’emissione della prima fattura, al calcolo delle tasse (lo so, l’argomento più brutto l’ho messo alla fine).

Cominciamo.

 

Come si diventa ingegneri?

Innanzitutto per diventare ingegneri occorre una laurea in ingegneria, ma occorre anche saper scrivere la parola “ingegnere” senza errori, tipo quelli laureati all’università telematica che si definiscono ingegnieri.

Seconda cosa, dobbiamo distinguere le due sezioni dell’albo. La sezione A che permette di svolgere la professione di ingegnere, invece la sezione B permette di diventare ingegnere Iunior.

A loro volta queste sezioni si dividono in tre settori: Civile e ambientale, industriale e dell’informazione.

 

Requisiti abilitazione

A differenza della sezione B dell’albo, dove è sufficiente la laurea triennale, per accedere alla sezione A dell’albo è necessaria la laurea specialistica o magistrale.

Oltre alla laurea, occorre presentare la domanda per la partecipazione all’esame di Stato e versare la relativa tassa di ammissione di 49,58 euro, a cui occorre aggiungere un contributo stabilito dallo specifico ateneo che è sede d’esame.

Fatto ciò, ci siamo. Possiamo sostenere l’esame.

Sono previste due sessioni all’anno a cui poter partecipare.

 

Esame di Stato ingegnere

L’esame di Stato è bello tosto:

  • Ci sono due prove scritte, che riguardano le materie di uno dei tre settori in cui si vuole operare;
  • Una prova orale, riguardante la deontologia professionale e le materie trattate nelle prove scritte;
  • Una prova pratica, che consiste nella realizzazione di un progetto.

Se sei sopravvissuto a tutte le prove e hai superato l’esame puoi finalmente esercitare la professione di ingegnere.

Ma aspetta, occorre prima aprire la partita IVA.

 

Apertura partita IVA ingegnere regime forfettario

Tranquillo, il peggio è passato.

Ci pensiamo noi di QuickFisco alle scartoffie burocratiche. Ti assistiamo in tutta la fase di apertura di partita IVA, ti diamo un portale per emettere le fatture e provvediamo a tutti gli adempimenti fiscali del regime forfettario.

Se i ricavi si mantengono sotto gli 85.000 euro all’anno, il regime forfettario è perfetto per gli ingegneri. Gli adempimenti sono ridotti al minimo, inoltre si può usufruire di una tassazione agevolata, di cui parleremo tra poco.

 

Cause esclusione dal regime forfettario

Tutto bellissimo, ma bisogna stare attenti a delle clausole di esclusione. Ci sono, infatti, alcuni casi in cui non è possibile accedere ai benefici del regime forfettario:

  • se la tua attività adotta regimi speciali IVA o di determinazione del reddito;
  • se ti occupi prevalentemente di cessione di immobili, terreni o mezzi di trasporto;
  • se non sei residente in Italia;
  • se possiedi partecipazioni in associazioni, imprese familiari, società di persone;
  • se eserciti la tua attività prevalentemente nei confronti di quel datore di lavoro da cui sei stato dipendente nei due anni precedenti.

Se non rientri in queste categorie, a posto. Puoi far parte anche tu del magico mondo del regime forfettario.

 

Codice ATECO ingegnere forfettario

Quando si apre la partita IVA, occorre scegliere il codice ATECO che rappresenta al meglio la propria attività.

Per gli ingegneri abbiamo non uno, ma bensì due codici da poter utilizzare, a seconda dell’attività che andrete a svolgere:

  • 71.12.10 Attività degli studi di ingegneria, che è quello classico se volete fare progettazione, consulenza, o modellini del ponte sullo stretto di Messina;
  • 71.12.20 per servizi di progettazione di ingegneria integrata, se fate progettazioni e consulenze nel campo ingegneristico e architettonico.

Scelto il codice e aperta la partita IVA da ingegnere in regime forfettario, arriva la parte migliore: fatturareeee.

 

Esempio fattura ingegnere regime forfettario

Emettere una fattura in regime forfettario è semplice, soprattutto col nostro portale.

Ecco gli elementi principali che devi inserire in fattura:

  • Dati anagrafici del prestatore (i tuoi) e del committente (quelli del cliente);
  • Numero e data fattura
  • Descrizione della prestazione (progettazione, consulenza, ecc.)
  • Non si aggiunge IVA (le prestazione in regime forfettario sono non imponibili);
  • Si aggiunge però il 4% come contributo alla cassa di previdenza degli ingegneri INARCASSA
  • Totale della fattura

Quante tasse paga un ingegnere?

Col regime forfettario c’è un notevole risparmio, anche nelle tasse da pagare. Soprattutto nei primi cinque anni di attività l’imposta sostitutiva che si paga è ridotta dal 15% al 5%, ma vediamo insieme come fare il calcolo.

Imposta sostitutiva ingegneri

Facciamo finta che il primo anno fatturi 80.000 euro (te lo auguro). Su questo bisogna applicare il coefficiente di redditività, che per gli ingegneri è del 78%.

Dato che i costi sostenuti non possono essere portati in deduzione, la legge stabilisce un importo “forfettario” di costi sulla base del codice attività scelto. Nel nostro caso è come se avessimo, di default, il 22% di costi.

Tornando all’esempio di prima, se moltiplichiamo 80.000 x 78% otteniamo 62.400 euro di imponibile. A questo applichiamo l’aliquota ridotta del 5% e avremo 3.120 euro che è l’importo di imposta sostitutiva da pagare.

Contributi INARCASSA

Oltre all’imposta sostitutiva IRPEF, occorre considerare anche i contributi previdenziali.

La cassa di previdenza degli ingegneri è l’INARCASSA.

Anche in questo caso sono previste delle riduzioni, soprattutto per coloro che hanno meno di 35 anni. Per ulteriori informazioni ti rimando al sito ufficiale di INARCASSA con tutti i chiarimenti.

Ingegnere in regime forfettario: come procedere?

Come hai visto la gestione fiscale di un ingegnere può essere abbastanza complessa, sia in fase di apertura, che durante la fase di fatturazione.

Ma proprio per questo ci siamo noi di Quickfisco.

Aiutiamo gli ingegneri ad aprire la partita IVA e a gestire la loro fiscalità, rimanendo al loro fianco per qualsiasi dubbio e per gestire tutte le scartoffie fiscali.

Inoltre potrai accedere alla DEMO della piattaforma e esplorare utti i servizi di Quickfisco: fatturazione elettronica, creazione anagrafiche clienti e fornitori e monitoraggio degli incassi.

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