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Contributi INPS regime forfettario 2024: artigiani, commercianti e professionisti

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Oltre all’imposta sostitutiva, agli artigiani, commercianti e liberi professionisti in regime forfettario tocca a pagare i famosi contributi INPS. In questo articolo scoprirai quanto si paga nel 2024 (e quando), a cosa servono contributi previdenziali e se c’è la possibilità di ridurli.

A cosa servono contributi INPS regime forfettario?

Se ti metti in proprio non avrai poi la pensione… Hai mai sentito questa frase? Scordatela, perché i lavoratori autonomi hanno il diritto di avere la pensione. In che modo? Versando i contributi INPS.

I contributi INPS rappresentano i versamenti obbligatori per tutti coloro che hanno la partita iva (anche in regime forfettario), per garantirgli la futura pensione. Quindi, non devi considerare questi contributi come una tassa vera e propria ma come i fondi che ti verranno restituiti man mano dopo la fine della tua carriera lavorativa.

Quanto si paga di contributi INPS regime forfettario?

Puoi essere tenuto a pagare la quota fissa annuale (che può addirittura superare i tuoi compensi ottenuti), oppure i tuoi contributi INPS saranno calcolati in percentuale in base al tuo fatturato, senza alcuna quota minima. Facciamo chiarezza.

Esistono tre grandi categorie dei lavoratori autonomi in regime forfettario:

  • Artigiani e commercianti che versano i contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS;
  • Liberi professionisti senza cassa, versano i contributi alla Gestione Separata INPS;
  • Liberi professionisti con cassa che versano i contributi alla propria cassa di riferimento.

 

Ogni categoria ha i suoi contributi, regole e le scadenze.

Contributi INPS regime forfettario artigiani e commercianti 2024

L’attività di artigiano o commerciante richiede l’iscrizione alla Camera di Commercio (CCIAA) e il versamento dei contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS.

Proprio questa cassa prevede contributi fissi da pagare annualmente, indipendentemente dal reddito percepito. Ciò significa che, purtroppo, ti toccherà pagarli anche se non percepirai nessun reddito. Perciò ti consigliamo di leggere attentamente questo paragrafo e valutare bene se ti conviene o meno avviare la tua attività.

A differenza dell’imposta sostitutiva che si calcola in percentuale rispetto ai ricavi, i contributi previdenziali della Gestione Artigiani e Commercianti partono da un importo fisso (contributi sul minimale) e se si superano determinate soglie di reddito si pagano pure i contributi applicando un’aliquota percentuale.

Contributi fissi INPS 2024

Per l’INPS il reddito minimale per il 2024 su cui si pagano i contributi è 18.415€ quindi, anche se hai guadagnato meno o non hai guadagnato affatto, il calcolo dei contributi parte da questo valore.

I contributi fissi INPS nel 2024 sono:

  • per artigiani in regime forfettario: 4.427,04€ (4.371,80€ per chi ha meno di 21 anni)
  • per commercianti in regime forfettari: 4.515,43€ (4.460,19€ per ha meno di 21 anni)

 

Un’informazione importante che non ti dice nessuno: se apri la partita iva durante il corso dell’anno, questo importo viene rapportato ai mesi di effettiva apertura. Per artigiani 368,92€ per un mese, per commercianti 376,29€ per un mese. Per chi ha meno di 21 anni, questi contributi sono sempre più bassi.

Contributi INPS sul reddito eccedente il minimale per artigiani e commercianti

Sulla parte del reddito eccedente il minimale di 18.415€ si applica un’aliquota aggiuntiva.

Fino al reddito di 55.008 euro le aliquote sono:

  • per commercianti: 24,48% (24,18% per chi ha meno di 21 anni)
  • per artigiani: 24% (23,70% per chi ha meno di 21 anni)

 

Oltre i 55.008 euro le aliquote sono:

  • per commercianti: 25,48% (25,18% per chi ha meno di 21 anni)
  • per artigiani: 25% (24,70% per chi ha meno di 21 anni)

 

In ogni caso, se sei un artigiano o commerciante in regime forfettario, puoi richiedere la riduzione dei contributi del 35%.

Quando pagano i contributi previdenziali artigiani e commercianti nel 2024?

I contributi fissi INPS vengono versati trimestralmente. Ecco quali sono le scadenze del versamento dei contributi nel 2024:

  • 16 maggio 2024 (per gennaio – febbraio – marzo);
  • 20 agosto 2024 (per aprile – maggio – giugno);
  • 18 novembre 2024 (per luglio – agosto – settembre);
  • 17 febbraio 2025 (per ottobre – novembre – dicembre).

 

Il pagamento dei contributi eccedenti il minimale invece avrà le stesse scadenze delle imposte sui redditi, ovvero:

  • 30 giugno 2025 (saldo del 2024 e il primo acconto 2025)
  • 30 novembre 2025 (il secondo acconto 2025)

 

Contributi INPS regime forfettario per liberi professionisti con cassa

Tutti i professioni che sono iscritti ad un Albo Professionale, come commercialisti, medici, avvocati, ingegneri o psicologi, non versano i propri contributi previdenziali all’INPS ma alle casse previdenziali di riferimento.

Ogni cassa ha le proprie regole, ma quasi tutte prevedono il versamento di:

  • contributo soggettivo è l’ammontare della quota minima soggettiva obbligatoria determinata su una percentuale del reddito ed è dovuta anche in assenza di guadagni;
  • contributo integrativo che rappresenta una percentuale del reddito lordo (solitamente da 2% al 5%) e deve essere addebitata dal professionista al cliente in fattura;
  • contributo di maternità fisso destinato a finanziare la maternità/paternità dei colleghi iscritti alla cassa.

 

Quando versano i contributi i liberi professionisti con cassa?

Anche i termini di versamento variano a seconda della cassa di appartenenza. Perciò, ti consigliamo di consultare il sito ufficiale della tua cassa, che sia ENPAP per psicologi, Cassa Forense per avvocati, ENPAPI per professioni infermieristiche o ENASARCO per agenti di commercio e così via.

Contributi INPS regime forfettario per professionisti senza cassa

Esistono poi tantissime professioni per cui non è previsto (o almeno non ancora) un Albo Professionale, come ad esempio traduttori, consulenti, personal trainer, web designer ecc. Per questi professionisti è stato creato un fondo chiamato Gestione Separata INPS, a cui andranno versati i contributi previdenziali.

A differenza degli artigiani, commercianti e professionisti con cassa, i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS non devono versare i contributi fissi, ma solo una percentuale sul reddito prodotto.

Ciò significa che, se non hai fatturato nulla (ma questo non te l’auguriamo), non dovrai versare nessun contributo.

Ma a quanto ammonta questa famosa percentuale?

I contributi INPS per professionisti senza cassa in regime forfettario variano di anno in anno e nel 2024 ammontano al 26,07% del reddito imponibile, ovvero quello calcolato in base al coefficiente di redditività.

Scadenze versamento contributi Gestione Separata INPS

Ma quando si pagano i contributi della Gestione Separata INPS 2024?

Entro il 30 giugno di ogni anno si paga il saldo dell’anno precedente e il primo acconto per l’anno in corso, mentre entro il 30 novembre si paga il secondo acconto sempre per l’anno in corso.

Come sapere in anticipo quanti contributi dovrai versare?

Nessuno vuole trovarsi impreparato, soprattutto nell’affrontare “una spesa” così importante. Per agevolarti la vita, noi di Quickfisco, commercialista online per il regime forfettario, abbiamo sviluppato il tool Previsionale Tasse e Contributi all’interno della nostra piattaforma. Ti permette di conoscere in anticipo quali tasse e contributi dovrai versare, ti ricorda le scadenze dei pagamenti e ti mostra quanto ti rimane “in tasca” al netto di tutti i versamenti.

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Fonte: Quickfisco

 

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