Avvocato in regime forfettario: Codice Ateco ed esempi fattura

Avvocato regime forfettario

Hai visto troppe serie TV su giudici e tribunali? Troppa gente ti sta sulle p… e vuoi denunciarli tutti? Oggi ti spieghiamo come diventare un avvocato in regime forfettario, quali sono i requisiti di accesso e come funziona tutta la trafila.

Tranquillo, ti spiegheremo tutto passo passo e per qualsiasi chiarimento puoi rivolgerti ai nostri consulenti che ti risponderanno subito.

Ti spiegheremo pure come fare la fattura, augurandoti di farne tantissime e di diventare il principe del foro del vostro paesino.

 

Praticantato avvocato: come funziona?

Per diventare avvocato ci vuole prima una laurea in giurisprudenza o scienze giuridiche, che te lo dico a fare. Credo vadano bene anche quelle online, ma devono essere corsi di 5 anni.

Non appena laureati, e passata la sbronza della festa, arriva il momento di trovare uno studio legale, o meglio di un dominus, presso cui svolgere il tirocinio formativo. La scelta è molto importante perché lavorerai in quello studio per almeno 18 mesi, anche se è possibile cambiare in corso d’opera. Vi consiglio di scegliere lo studio che vi permette di fare quanta più esperienza possibile, anche perché il guadagno (almeno all’inizio) è solo un miraggio, al massimo ti verrà riconosciuto un rimborso spese.

Una volta scelto il dominus, si presenta una dichiarazione al Consiglio dell’Ordine dove questi attesta che stai svolgendo il praticantato presso il suo studio. Una volta ricevuta questa dichiarazione, il Consiglio dell’Ordine si riunisce e, dopo aver verificato i requisiti, delibera l’iscrizione all’Albo dei Praticanti Avvocati.

Durante i 18 mesi di praticantato, l’Ordine degli Avvocati può fare delle verifiche per accertarsi che il tirocinante abbia assistito a delle udienze e che partecipi effettivamente all’attività di studio. Quindi se il dominus vi butta a fare fotocopie, non vale. Al termine del praticantato si può richiedere al Consiglio il rilascio dell’attestazione di compiuto tirocinio, necessario per iscriversi all’esame di stato.

Una volta l’esame di stato era composto da tre prove scritte e una orale: un calvario. Ora sono sufficienti due esami orali e il gioco è fatto. Si fa per dire: l’esame di abilitazione è difficilissimo ma è l’ultimo scoglio per diventare avvocati.

Superato l’esame è fatta. Puoi finalmente aprire la tua partita iva ed esercitare la professione di avvocato. Ma come si fa?

 

Avvocato regime forfettario: ATECO e requisiti

Probabilmente ti avranno già parlato del regime forfettario e dei vantaggi per chi ci rientra. Se ci si mantiene sotto un fatturato di 65.000 euro, la tassazione è davvero agevolata, soprattutto per i primi 5 anni. Il calcolo delle imposte da pagare è abbastanza facile: dipende essenzialmente dai ricavi conseguiti e dal codice ateco, che tra poco ti spiegheremo cos’è. Totalmente inutili i costi: purtroppo non si possono portare in detrazione, quindi se stai pensando di andare alle udienze in tribunale con una Ferrari fiammante devi sapere che non puoi scaricarla.

 

Codice ATECO avvocato

Il codice ATECO identifica l’attività che si svolge, ed è fondamentale nel regime forfettario perché il coefficiente di redditività usato per il calcolo dell’imposta sostitutiva dipende da questo.

Gli avvocati possono usare il codice attività 69.10.10 – Attività degli studi legali. Il coefficiente di redditività per questa attività è del 78%, e ciò ci permette di fare un rapido calcolo di quanto andrebbe a pagare un avvocato in regime forfettario.

 

Avvocato forfettario calcolo imposte

Facciamo finta che il vostro primo anno di attività fatturiate 50.000 euro (mica male). Per calcolare l’imponibile occorre prendere il coefficiente di cui abbiamo parlato prima: 50.000 x 78% = 39.000 euro. Su questo si applica l’aliquota dell’imposta sostitutiva del 15%, ma scende al 5% nei primi 5 anni di attività, quindi: 1950 euro.

 

Requisiti accesso regime forfettario

Si bello il forfettario, ma quali sono i requisiti per accedervi? In realtà i requisiti non sono particolarmente stringenti:

  • Non si devono possedere quote in srl che svolgono la stessa attività;
  • L’attività di avvocato non deve essere prevalentemente svolta verso il datore di lavoro dal quale sei stato dipendente nei due anni precedenti;
  • Se sei dipendente, puoi aprire la tua partita IVA come avvocato, ma non puoi accedere al regime forfettario se superi i 30.000 euro lordi l’anno di stipendio.

 

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Fattura avvocato regime forfettario: esempio e fac simile

Anche per i contribuenti in forfettario, è arrivato l’obbligo della fatturazione elettronica, ma non è una tragedia, anzi.

Con Quickfisco puoi fare tutte le fatture che vuoi, in tutta semplicità e con un portale dedicato, devi solo stare attento a qualche accorgimento.

Considera che non occorre inserire IVA o ritenute d’acconto. Bisogna però inserire una marca da bollo da 2 euro se l’importo della fattura supera i 77,47 euro, e l’eventuale contributo integrativo per la Cassa Forense.

 

Contributo integrativo cassa forense regime forfettario

Abbiamo parlato tanto di imposta sostitutiva, ma non abbiamo parlato di contributi. Si perché c’è anche la Cassa Forense da pagare, cioè la cassa di previdenza dedicata agli avvocati. Quasi tutti i professionisti hanno una propria cassa di appartenenza. Quelli che non ce l’hanno, verseranno i contributi alla Gestione Separata dell’INPS.

Tuttavia, in fattura, è possibile farsi pagare dal cliente il 4% in più che poi andrà riversato, assieme agli altri contributi, alla Cassa Forense. Questo importo aggiuntivo viene chiamato Contributo integrativo.

 

Fac simile fattura avvocato esempio

Come procedere quindi per emettere una fattura da avvocato in regime forfettario? In realtà è molto semplice. Facciamo sempre l’esempio dell’avvocato pazzesco di prima, che fa la fattura ad un cliente per un compenso di 5000 euro. Oltre i dati anagrafici dell’avvocato e del cliente, ecco gli elementi della fattura da indicare:

  • Compenso per consulenza legale             5000 €
  • Contributo integrativo 4%                           200 €
  • Marca da bollo                                                    2 €
  • NETTO A PAGARE                                     5202 €

 

Come detto prima, non occorre aggiungere IVA o eventuali ritenute d’acconto, poiché non sono previste nel regime forfettario.

 

Avvocato in regime forfettario: come iniziare?

So che all’inizio può sembrare complicato, e vuoi solo pensare alla tua attività senza pensare a tutte queste scartoffie da commercialista.

Ma proprio per questo ci siamo noi di Quickfisco.

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