Sicuramente avrai già sentito dire che le tasse e i contributi vengono calcolati sul famoso imponibile. Ma come si calcola il reddito imponibile nel regime forfettario? È vero che non si possono scaricare le spese? Scoprilo in questo articolo.
Cos’è il reddito imponibile nel regime forfettario?
Nel regime forfettario, il reddito imponibile è la parte del tuo fatturato incassato sulla quale si applicano l’imposta sostitutiva (il 5% o il 15%) e i contributi INPS che dovrai versare.
Per quanto riguarda i contributi per liberi professionisti con cassa, essi non sempre si applicano sull’imponibile, ma bensì direttamente sul volume d’affari (fatturato). Ad esempio, il contributo integrativo si applica direttamente sul corrispettivo in fattura. Ti consigliamo di fare attenzione e verificare sempre presso la propria cassa di appartenenza.
Come si calcola il reddito imponibile nel regime forfettario: coefficiente di redditività
Ma come si calcola questo reddito imponibile per i forfettari? Attenzione: nel regime forfettario, NON devi calcolare la differenza tra i tuoi ricavi e le spese, ma applicare il coefficiente di redditività su ciò che hai incassato nel corso dell’anno solare. Questo coefficiente di redditività viene determinato dal tuo codice ATECO.
Ad esempio, per i consulenti aziendali con il codice ATECO 70.22.09, il coefficiente di redditività è pari al 78%. Questo significa che verrà tassato e soggetto alla contribuzione solamente il 78% di ciò che incassi, mentre il restante 22% sarà considerato come spese forfettarie per svolgere la tua attività e, di conseguenza, non verrà tassato.
Non sai qual è il tuo coefficiente di redditività? Scoprilo nel nostro articolo Coefficiente di redditività forfettario 2024 per codici ATECO
Esempio calcolo dell’imponibile forfettario
Immaginiamo che tu abbia aperto un e-commerce con il codice ATECO 47.91.10 e che tu abbia incassato 10.000 euro nel primo anno della tua attività.
Il coefficiente di redditività per il codice ATECO 47.91.10 è pari al 40%.
10.000 euro x 40% = 4.000 euro è il tuo reddito imponibile, sul quale verranno calcolate l’imposta sostitutiva e i contributi.
Leggi anche: Guadagno netto con la partita iva in regime forfettario: Come si calcola
Quindi, forfettari non possono scaricare spese per abbassare il reddito imponibile?
Ahimè, nel regime forfettario non è possibile scaricare le spese sostenute per svolgere la tua attività, come l’affitto dello studio in cui lavori o gli acquisti dei materiali che utilizzi.
Ma c’è una buona notizia: a partire dal secondo anno, caro forfettario, potrai dedurre i contributi versati l’anno precedente, riducendo così il tuo reddito imponibile.
La formula definitiva per il calcolo del reddito imponibile forfettario sarà la seguente:
Il reddito imponibile = Reddito incassato nell’anno x Coefficiente di redditività – Contributi versati l’anno precedente
N.B. Se sei iscritto a una Cassa professionale, informati presso la tua Cassa per sapere esattamente quali contributi possono essere dedotti, poiché potrebbe trattarsi soltanto del contributo soggettivo.
Un esempio di calcolo?
Riprendiamo l’e-commerce dell’esempio precedente e immaginiamo che questo non sia stato il suo primo anno di attività, ma il secondo. L’anno scorso ha versato 2.790 euro di contributi INPS alla Gestione Commercianti.
Il reddito imponibile sarà:
10.000 euro x 40% – 2790 euro = 4000 euro – 2790 euro = 1210 euro il reddito imponibile.
Tutto il resto verrà considerato come spese forfettarie e non verrà tassato né soggetto alla contribuzione.
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