Partita iva Dog Sitter: vantaggi del regime forfettario, apertura e tasse

Sei un amante di animali e stai pensando di avviare la tua attività di dog sitter ma non sai nulla di come funziona partita iva? Sei nel posto giusto! Ti raccontiamo quando scatta l’obbligo di apertura della partita iva, quante tasse e contributi dovrai versare se sei un dogsitter e come rendere semplice la gestione della fiscalità.

 

Dog sitter: Quando scatta l’obbligo di apertura della partita iva?

Tanti pensano che con i guadagni inferiori a 5.000€ si possa limitarsi a svolgere prestazioni occasionali evitando in questo modo l’apertura della partita iva.

Per operare correttamente e non commettere errori è importante sapere che le prestazioni occasionali non sono uno strumento corretto per svolgere la propria attività di lavoro autonomo.

Quando non va bene la prestazione occasionale?

  • Se svolgi la tua attività in modo continuativo (anche se si tratta di diversi clienti)
  • Se vuoi promuovere la tua attività (anche su social)

 

Recapitoliamo: appena ti accorgi che la tua attività di dog sitter diventa continuativa e magari vuoi dare la spinta al tuo business promuovendosi su Facebook, oppure su qualche sito web, dovrai aprire la partita iva. Ti consigliamo iniziare con il regime forfettario, che offre tanti vantaggi fiscali e burocratici:

  • Tassazione agevolata al 5% per i primi 5 anni (e al 15% dal sesto in poi)
  • Puoi operare in regime forfettario fino a raggiungere il limite massimo per l’incassato di 85.000€ l’anno
  • Non si paga l’IVA e non si è soggetti alle ritenute di acconto del 20%
  • Abbattimento forfettario dei ricavi
  • Costo ridotto per la tenuta della contabilità

Capiamo però se puoi accedere a questo regime agevolato.

 

Requisiti per accedere al regime forfettario

Ecco quasi sono i principali requisiti per accedere al regime forfettario:

  • Non essere socio di una società di persone (sas o snc), associazione professionale o impresa familiare
  • Avere la residenza fiscale in Italia
  • Non possedere di quote di maggioranza che comportano un controllo diretto o indiretto della SRL che opera nel tuo stesso settore

 

Hai un lavoro dipendente? 

Il tuo reddito percepito da lavoro dipendente o pensione deve essere uguale o inferiore a 30.000 euro lordi nell’anno precedente, oppure devi aver cessato il rapporto lavorativo entro il 31 dicembre 2023.

ATTENZIONE PER I DIPENDENTI PUBBLICI! Se sei un dipendente pubblico full time non puoi svolgere contemporaneamente l’attività autonoma. Se invece sei assunto part-time hai la possibilità di aprire la p.va ma devi informare la pubblica amministrazione per cui lavori.

 

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Inquadramento e codice ATECO per Dog Sitter

Svolgendo l’attività di Dog Sitter con partita iva sarai classificato come libero professionista e dovrai iscriverti in Gestione Separata INPS a cui dovrai versare i contributi.

Il Codice ATECO (codice attività) che dovrai utilizzare è il:

96.09.04 Servizi di cura degli animali da compagnia – esclusi i servizi veterinari

Questo Codice ATECO è valido anche per attività quali: servizi di accalappiacani, attività dei canili, altri servizi di cura degli animali da compagnia quali pensione e toelettatura, addestramento.

Oltre, a descrivere la tua attività, il codice ATECO determina il coefficiente di redditività, che nel tuo caso è il 67%. Dovrai applicarlo sul tuo fatturato per determinare il reddito imponibile. Ciò significa che solamente il 67% dei tuoi ricavi verranno tassati e i restanti 33% verranno considerati le spese per svolgere la tua attività di dog sitter.

 

Tasse e contributi per Dog Sitter con partita iva in regime forfettario

Tra i costi principali che un Dog Sitter dovrà sostenere per gestire la partita iva in regime forfettario ci sono le tasse, i contributi spese per la gestione della fiscalità. Ma non ti spaventare, vedrai che non è così complicato e oneroso come sembra 😉  

 

Contributi Gestione Separata INPS per Dog Sitter con partita iva

Nel 2024, la Gestione Separata INPS prevede il versamento dei contributi pari al 26,07% del tuo reddito imponibile.

Facciamo un esempio.

Nel primo anno della tua attività da dog sitter hai fatto 25.000 € di ricavi con la tua partita iva forfettaria.

25.000 € x 67% del coefficiente di redditività previsto per dog sitter  = 16.750 € di imponibile (i restanti 8.250€ vengono presunti come i tuoi «costi» e non vengono tassati)

16.750 € x 26,07% = 4.366,73 € di contributi dovuti all’INPS

 

Tasse per dog sitter in regime forfettario

Con la partita iva in regime forfettario, puoi dimenticare gli scaglioni IRPEF, addizionali regionali e comunali e IRAP. Come già accennato, si applica un’unica imposta sostitutiva indipendentemente dai tuoi guadagni. 

Questa imposta è pari al 15% sul tuo reddito imponibile che si riduce fino al 5% per i primi 5 anni se non hai mai svolto l’attività di dog sitter prima…

Anche qui ci aiutiamo a capire meglio il discorso con un esempio pratico di prima:

Sappiamo che il tuo reddito imponibile è 16.750 €.

16.750 € x 5% dell’aliquota imposta sostitutiva prevista per i primi 5 anni = 837,5 € di imposta sostitutiva che dovrai versare

 

Qual è il guadagno NETTO di dog sitter con partita iva?

Capiamo adesso quanto di rimane del guadagno netto:

25.000 € di ricavi – 4.366,73 € di contributi – 837,5 € di imposta sostitutiva = 19.795,77 € di netto

Il 79% del fatturato resta nelle tue tasche e solo il 21% viene destinato a tasse e contributi! Non male questo regime forfettario, vero?

 

Apertura partita iva Dog Sitter in regime forfettario e costi commercialista

Il processo di apertura della partita iva forfettaria per dog sitter è piuttosto semplice e non richiede spese di pratiche: basta compilare il Modello AA9/12 e trasmetterlo all’Agenzia delle Entrate allegando i seguenti documenti: 

  • carta d’identità 
  • tessera sanitaria 
  • documento che conferma l’iscrizione all’Albo professionale

Bisogna prestare molta attenzione durante la compilazione del modulo, pertanto, è sempre meglio rivolgersi a specialisti qualificati per evitare errori e problemi. 

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  • Dichiarazione dei Redditi relativa all’anno d’imposta d’iscrizione e predisposizione dei modelli F24 per pagare le tasse 
  • consulenza fiscale dedicata 
  • fatturazione elettronica illimitata (obbligatoria per tutti i forfettari)
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