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Regime forfettario Tatuatore (for dummies)

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Regime forfettario Tatuatore (for dummies)

Quella del tatuatore è una delle professioni più diffuse al giorno d’oggi, vista la dilagante passione per questa forma d’arte antichissima.

Se sei un disegnatore o un tatuatore alle prime armi e hai deciso di lanciarti in questo mondo super creativo, probabilmente stai pensando di aprire la partita IVA per avviare una tua attività. Abbiamo creato questa mini-guida, chiara e semplice, per aiutarti a muovere i tuoi primi passi nel fantastico mondo del forfait!

 

Come diventare tatuatore?

È necessario frequentare un corso accreditato dalla propria Regione, che solitamente ha una durata di 90 ore e rilascia un attestato finale di partecipazione.

Dopo aver fatto un po’ di pratica presso uno o più studi professionali, la via più semplice e comune per iniziare l’attività è quella di aprire uno studio personale oppure lavorare come artista “guest”, ossia tatuare presso diversi studi in maniera indipendente. In ogni caso, ti servirà aprire la Partita IVA.

Come per ogni attività freelance, per prima cosa devi necessariamente scegliere il regime fiscale al quale aderire. Noi, in questo caso, non possiamo che consigliarti il Regime Forfettario, la soluzione più easy, economica e vantaggiosa per te che sei un novellino!

 

Il Codice ATECO del tatuatore

Come abbiamo spiegato qui, a ogni attività è associato un codice che ne identifica il settore professionale di appartenenza e la categoria di rischio (in questo caso il rischio è basso). Per prima cosa devi quindi scegliere il Codice adatto alla tua attività.

Il Codice ATECO per l’attività di tatuatore è il 96.09.02 – Attività di tatuaggio e piercing.

 

I passi successivi

A questo punto devi comunicare all’Agenzia delle Entrate il numero della tua partita IVA (specificando la scelta del regime forfettario) e il Codice ATECO corretto. Nell’ordine, poi, entro 30 giorni dall’apertura della Partita IVA è necessario:

  • Presentare la SCIA presso il tuo Comune di residenza.
  • Iscriverti al Registro delle Imprese in Camera di Commercio.
  • Iscriverti all’INPS.
  • Iscriverti all’INAIL.

Per prima cosa dovrai comunicare l’inizio della tua attività compilando la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), sia che tu decida di aprire uno studio tuo sia per dichiarare l’affitto di postazione (nel caso in cui tu decida di lavorare spostandosi tra diversi studi).

Contestualmente all’iscrizione al Registro delle Imprese alla Camera di Commercio è obbligatoria l’iscrizione alla sezione INPS dedicata ad Artigiani e Commercianti, per poter versare i contributi previdenziali. Il mestiere del tatuatore, infatti, è riconosciuto tra le professioni “artigiane” e non, come potresti pensare, tra le attività di libero professionista.

È obbligatoria anche l’iscrizione all’INAIL, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, in quanto ti troverai a lavorare in un ambiente soggetto a specifiche precauzioni e nel quale è fondamentale rispettare particolari norme e condizioni igieniche. Non preoccuparti, il costo di iscrizione all’INAIL è solitamente molto basso, visto il basso rischio di infortunio di quest’attività! A questo proposito, il nostro suggerimento è quello di stipulare anche un’assicurazione RC, per tua maggiore sicurezza personale.

 

Tasse annuali

L’iscrizione alla Camera di Commercio prevede un costo fisso, ossia il versamento di un diritto camerale annuale (calcolato in misura diversa da persona a persona).

In aggiunta, dovrai versare i contributi obbligatori alla sezione Artigiani e Commercianti dell’INPS, pari circa a 3.700 euro per redditi minimi fino a 15.953 euro. Se superi questa soglia, si applica un’aliquota del 24% sull’eccedenza (che diventa di circa il 21% se sei under 21).

Aderendo al Regime Forfettario puoi richiedere una riduzione del 35% sui contributi (con apposito modulo scaricabile accedendo alla tua area personale dal portale INPS). Ricordati però che questa richiesta di agevolazione va compilata e inoltrata ogni anno entro il 28 febbraio!

 

Come si calcola l’imposta sostitutiva?

Per il regime forfettario l’imposta sostitutiva è del 15% – o del 5% in alcuni casi specifici (se vuoi rinfrescarti la memoria puoi approfondire qui).

Per te che sei un tatuatore, il coefficiente di redditività è pari al 67%. Applicando questa percentuale ai ricavi conseguiti durante l’anno si ottiene il reddito imponibile lordo. Se poi, da questo, sottrai i contributi obbligatori che hai versato, otterrai il reddito netto. A questo punto ti basterà applicare a questa cifra l’aliquota del 15% (o del 5%) per determinare l’imposta sostitutiva che dovrai versare allo Stato! Facile, no?

Ti ricordiamo che aderendo al Regime Forfettario sei esonerato dall’applicazione dell’IVA e dall’obbligo di emettere fatture elettroniche (puoi decidere di rilasciare semplicemente una ricevuta cartacea). Potresti comunque sfruttare i vantaggi che la fatturazione elettronica offre in alcuni casi (se vuoi saperne di più ne abbiamo parlato qui).

 

Hai ancora dubbi?

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