In questo periodo il Concordato Preventivo Biennale è un tema caldo per tutti i lavoratori autonomi (anche per i forfettari).
In questo articolo spiegheremo tutto: cos’è, a chi è rivolto, quali sono i vantaggi e come funziona la procedura per aderirvi.
Cos’è il Concordato Preventivo biennale?
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un istituto di compliance che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti (anche forfettari) per agevolare la gestione fiscale.
In sostanza, si tratta di un accordo tra il contribuente e il Fisco per definire in via preventiva l’importo delle imposte da pagare per un periodo determinato. È uno strumento volto a facilitare l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti, consentendo loro di concordare con l’Agenzia delle Entrate il reddito d’impresa o di lavoro autonomo per i due anni successivi. In cambio, i contribuenti che aderiscono al concordato beneficiano di una maggiore stabilità fiscale e della sospensione di eventuali accertamenti futuri.
Requisiti per aderire al Concordato Preventivo Biennale
Possono accedere al Concordato Preventivo Biennale (CPB) coloro che, per il periodo d’imposta precedente a quello a cui si riferisce la proposta, non hanno debiti tributari o contributivi confermati da una sentenza definitiva o da atti non più contestabili (per esempio, cartelle di pagamento scadute). In alternativa, possono accedere anche coloro che, entro i termini per aderire al concordato, hanno saldato questi debiti in modo che l’importo totale residuo, inclusi interessi e sanzioni, sia inferiore a 5.000 euro.
Quali le condizioni ostative a cui devi prestare attenzione
Oltre ai requisiti da rispettare, non dimenticarti di fare attenzione anche alle condizioni ostative. Vediamo insieme quali sono:
- la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione ad almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti a quelli di applicazione del Concordato;
- la condanna per uno dei reati che abbiano l’obiettivo di evadere le imposte come, ad esempio, i reati tributari di cui al D.Lgs n.74/2000, reato di false comunicazioni sociali, riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro o beni di provenienza illecita, commessi negli ultimi tre periodi d’imposta antecedenti a quelli di applicazione del Concordato;
- inizio dell’attività nel periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta.
Effetti del Concordato Preventivo Biennale
Una volta accettata la proposta del Concordato Preventivo Biennale, il contribuente è tenuto a rispettare tutti gli obblighi contabili e dichiarativi durante i periodi coperti dal concordato. Questo significa che deve includere gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive, e deve anche presentare i modelli per l’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).
Ma qual è il vantaggio principale di cui beneficia il contribuente che aderisce alla proposta?
Devi sapere che se aderisci al Concordato, sarai escluso dagli accertamenti fiscali, a condizione che non ci siano specifici motivi di decadenza dopo l’istruttoria dell’Amministrazione finanziaria. Altri benefici sono: una gestione fiscale più semplice e la riduzione di controlli fiscali.
Quanti anni dura il Concordato Preventivo Biennale per forfettari?
Per i contribuenti con partita iva che operano in regime ordinario, la durata è di due anni. Per i contribuenti che operano in regime forfettario, la durata del Concordato Preventivo è di solo un anno.
Cessazione e decadenza del Concordato
Il Concordato cessa di essere valido se si verificano eventi che modificano in modo significativo i presupposti dell’accordo tra il Fisco e il contribuente. Questi eventi includono:
- la cessazione dell’attività.
- la modifica dell’attività svolta durante il biennio concordatario rispetto a quella esercitata nel periodo d’imposta precedente (la cessazione non si applica se le nuove attività utilizzano lo stesso indice sintetico di affidabilità fiscale);
- il verificarsi di circostanze eccezionali individuate con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, che causano una riduzione dei redditi o dei valori della produzione netta di oltre il 30% rispetto a quanto concordato;
- l’adesione al regime forfettario previsto dalla legge n. 190 del 2014;
- la fusione, scissione, conferimento o modifica della compagine sociale riguardante società o associazioni secondo l’articolo 5 del DPR 917/1986;
- la dichiarazione di ricavi o compensi superiori al limite fissato dal Decreto di approvazione degli ISA (ovvero gli Indici sintetici di affidabilità), maggiorato del 50%.
Il Concordato cessa di produrre effetti anche se si verificano violazioni gravi, come accertamenti fiscali o omessi versamenti, o se non vengono rispettate le condizioni d’accesso o si verifica una causa di esclusione.
In caso di decadenza dal concordato, restano dovute le imposte e i contributi calcolati sul reddito e sul valore della produzione netta concordati, se superiori a quelli effettivamente conseguiti.
Come si aderisce al Concordato preventivo biennale ai forfettari?
La procedura da seguire per aderire al Concordato Preventivo Biennale è la seguente:
- la verifica del possesso dei requisiti,
- la presentazione della richiesta e infine,
- L’accettazione dell’accordo.
Infatti, una volta accettata la proposta, il contribuente riceverà l’importo da versare annuale.
Ma come si fa questa proceduta?
I contribuenti forfettari interessati possono calcolare la loro proposta di concordato compilando i campi del quadro LM nel modello Redditi 2024 (per l’anno d’imposta 2023) utilizzando il servizio RedditiOnline. La proposta deve essere accettata entro la scadenza per la presentazione del modello, che è il 15 ottobre 2024.
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