Malattia partita iva forfettaria è uno dei temi più caldi per i lavoratori autonomi, che siano professionisti, artigiani o commercianti. Sarò tutelat*? Come funziona? A quanto ammonta? In questo articolo, cerchiamo di fare luce sulla questione e rispondere a tutte le domande.
Chi ha la partita Iva forfettaria può mettersi in malattia?
La risposta è: dipende. Dipende a quale categoria di lavoratore autonomo appartieni. Ci sono diverse regole per liberi professionisti in Gestione Separata INPS, quelli iscritti ad una cassa previdenziale e artigiani e commercianti. Oltre agli aspetti burocratici e fiscali, la differenza tra queste casse previdenziali riguarda gli importi d’indennità erogati, la durata della malattia e le condizioni di accesso. Vediamo quali sono.
Malattia partita iva forfettaria in Gestione Separata INPS
Ricordiamoci che la Gestione Separata INPS è un servizio dell’INPS che tutela tutti quei lavoratori che non non hanno una cassa professionale di appartenenza, ad esempio consulente aziendale, sviluppatore web o graphic designer. In uno degli articoli precedenti abbiamo spiegato in modo semplice come funziona la maternità per libere professioniste in Gestione Separata INPS, adesso parliamo della malattia.
Requisiti
Tipicamente, se sei un libero professionista con la partita iva forfettaria, puoi avere l’indennità di malattia, ovviamente se rispetti i requisiti previsti:
- Nei 12 mesi precedenti alla data dell’infortunio o della richiesta di malattia, devi aver versato almeno un mese di contributi. Tieni conto che, come lavoratore, hai diritto ad un mese di contributi se hai versato almeno 382,60 euro come libero professionista, in quanto l’aliquota 2023 era pari al 26,23% e il reddito minimo previsto dall’INPS era pari a 17.504 euro.
- Il tuo reddito soggetto a contribuzione nell’anno solare precedente non deve superare il 70% del massimale contributivo annuo.
- La tua attività deve essere attiva, cioè non devi aver chiuso la tua partita iva.
Indennità malattia partita iva forfettaria per liberi professionisti
Occorre innanzitutto fare una distinzione tra indennità di malattia per ricovero ospedaliero e indennità di malattia per malattia domiciliare.
Indennità per malattia domiciliare
Per poter calcolare l’importo dell’indennità si fa riferimento al massimale contributivo annuo e viene diviso per i giorni dell’anno, quindi 365 o 366. Il numero ottenuto sarà il massimale contributivo giornaliero che, a sua volta, dovrà essere moltiplicato per una percentuale (8%, 12% o 16%) che dipende dal numero di mensilità di contribuzione che hai versato nei 12 mesi precedenti alla richiesta di malattia.
Per facilitarti la vita, abbiamo già calcolato gli importi giornalieri riconosciuti ai liberi professionisti in caso di malattia per l’anno 2024:
- 26,15 euro se risultano accreditate fino a 4 mensilità, ovvero fino a 1.530 euro di contributi versati nel 2023;
- 39,23 euro se risultano accreditate da 5 a 8 mensilità, ovvero da 1.913 a 3.060,80 euro di contributi versati nel 2023;
- 52,30 euro se risultano accreditate da 9 a 12 mensilità, ovvero da 3.443,40 a 4.591,20 euro di contributi versati nel 2023.
Il numero di giornate indennizzabili per gli eventi di malattia, che si verificano in uno stesso anno solare, non può superare il limite massimo annuale di 61 giorni pari ad 1/6 di 365 (o 366 qualora nel periodo di riferimento sia compreso un anno bisestile). Un limite annuale ridotto di 20 giorni è riconosciuto a coloro che non possono far valere periodi lavorativi superiori a 120 giorni nei 12 mesi precedenti gli eventi dell’anno.
Se, invece, la malattia non supera i 4 giorni, non viene versato nessun indennizzo al lavoratore autonomo con partita iva forfettaria.
Indennità di ricovero per partita iva forfettaria in gestione separata INPS
L’indennità per ricovero ospedaliero per un libero professionista con ha la partiva iva forfettaria, invece, spetta per un massimo di 180 giorni e viene pagata al 16%, 24% o 32% dividendo per 365 (o 366) il massimale, sulla base dei contributi versati nei 12 mesi precedenti il ricovero.
Nel 2024 gli importi giornalieri in caso di ricovero sono pari a:
- 52,30 euro se risultano accreditate da 1 a 4 mensilità, ovvero da 382,60 a 1.530 euro di contributi versati nel 2023;
- 78,46 euro se risultano accreditate da 5 a 8 mensilità, ovvero da 1.913 a 3.060,80 euro di contributi versati nel 2023;
- 104,61 euro se risultano accreditate da 9 a 12 mensilità, ovvero da 3.443,40 a 4.591,20 euro di contributi versati nel 2023.
È possibile l’indennità di malattia per artigiani e commercianti in regime forfettario?
Brutta notizia, invece, per gli iscritti alla Gestione INPS Artigiani e Commercianti: non è prevista alcuna tutela in caso di malattia.
Bisogna considerare però che per artigiani e per commercianti che operano nelle società è prevista l’obbligatoria assicurazione Inail che tutela per infortunio o malattia professionale. In altri casi, noi di Quickfisco ti consigliamo di stipulare una polizza privata in caso di ogni tipo di necessità.
Vorresti sapere come funziona invece la maternità per artigiane e commercianti? Leggi Maternità partita Iva regime forfettario: guida per Commercianti e Artigiane
Come funziona la malattia per liberi professionisti con cassa?
Per i professionisti iscritti ad una Cassa di Previdenza Professionale, la malattia funziona in modo diverso a seconda della cassa in quanto né INPS né INAIL estendono la loro copertura a loro.
Ad esempio, l’ENPAP, la cassa previdenziale per psicologi, prevede l’erogazione del 100% del reddito giornaliero (con alcune riduzioni e minimali) e una franchigia di 6 giorni (quindi non vengono mai indennizzati i periodi di malattia inferiori ai 7 giorni e i primi 6 giorni di ogni periodo di malattia).
Oppure, se svolgi la libera professione di medico devi tenere presente che i primi 30 giorni di malattia o infortunio non sono coperti. L’Enpam, infatti, interviene dal 31° giorno e l’indennità è pari all’80% del reddito dichiarato. Avrai quindi due possibilità: o considerare l’eventualità di un mese di assenza come un rischio d’attività, e mettere soldi da parte per l’eventuale periodo di malattia, oppure sottoscrivere una polizza assicurativa specifica.
Come richiedere l’indennità di malattia con partita iva forfettaria?
In caso di malattia, i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS devono richiedere al medico di base l’invio telematico all’INPS del certificato di malattia entro e non oltre 1 giorno dall’inizio della malattia. Solo dopo aver provveduto a questo invio, si può procedere con la compilazione e l’invio della domanda d’indennità online sul sito dell’INPS.
In caso di ricovero, invece dovrai presentare la domanda online sempre all’INPS allegando il certificato di ricovero rilasciato dall’ospedale.
Oppure puoi rivolgerti al tuo commercialista in modo che si occupi lui stesso della richiesta per conto tuo facendoti evitare possibili errori. I clienti di Quickfisco, commercialista digitale per partite iva in regime forfettario, per esempio, possono richiedere il servizio extra di invio della richiesta d’indennità di malattia al proprio consulente fiscale.
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ATTENZIONE: Se hai la Partita iva forfettaria, il periodo di malattia o ricovero non viene conteggiato ai fini pensionistici.
Chi è iscritto a una cassa previdenziale deve presentare la richiesta d’indennità direttamente alla cassa di riferimento.