Stai per diventare o sei un igienista dentale e stai valutando l’apertura della partita iva? In questa guida troverai tutti gli strumenti per iniziare a lavorare come igienista dentale con partita iva in regime forfettario: requisiti, codice ATECO, tasse e contributi e modalità di fatturazione.
In più, vedrai come Quickfisco può supportarti in questo percorso passo dopo passo.
Requisiti per esercitare la professione di igienista dentale con partita iva
Dopo aver conseguito una laurea triennale in Igiene Dentale, per esercitare l’attività autonoma come igienista dentale è indispensabile superare un Esame di Stato abilitante per iscriversi all’Albo professionale degli igienisti dentali, istituito presso la Federazione Nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (acronimo FNO TSRM e PSTRP), che comprende 18 professioni sanitarie.
L’iscrizione all’albo è fondamentale, poiché conferisce il titolo giuridico per svolgere la professione. Inoltre, il D.L. 16 luglio 2020, n. 76 ha reso obbligatorio per i professionisti iscritti all’albo l’uso della casella PEC (posta elettronica certificata), che deve essere comunicata al proprio Ordine di appartenenza.
Partita iva igienista dentale: perché scegliere il regime forfettario?
Il regime forfettario può rappresentare una scelta vantaggiosa soprattutto per chi vuole avviare per la prima volta la propria attività professionale. Questo regime fiscale, infatti, prevede una semplificazione della contabilità e della tassazione: si applica un’aliquota fissa del 15%, oppure del 5% per i primi 5 anni di attività.
Esistono poi altri vantaggi, come la possibilità di offrire prezzi più competitivi grazie all’assenza dell’IVA. Puoi approfondire leggendo il nostro articolo Vantaggi del regime forfettario: ecco quando conviene.
Requisiti per accedere al regime forfettario
Per accedere al regime forfettario è necessario che i tuoi ricavi o compensi siano inferiori a €85.000 all’anno e che tu abbia corrisposto meno di €20.000 lordi a collaboratori e dipendenti.
Altri requisiti da rispettare:
- il tuo reddito percepito da lavoro dipendente, pensione o redditi assimilati, deve essere uguale o inferiore a €35.000 nell’anno precedente, oppure la cessazione del rapporto lavorativo deve essere avvenuto entro il 31 dicembre dell’anno precedente;
- devi possedere la residenza fiscale in Italia, oppure la residenza in uno stato membro UE o in uno stato aderente all’Accordo Spazio Economico europeo a condizione che il reddito prodotto in Italia sia almeno il 75% del reddito complessivamente prodotto;
- non devi essere socio di una società di persone (S.a.s. o S.n.c.), associazione professionale o impresa familiare;
- non devi svolgere l’attività per la quale è già stato adottato un regime speciale iva (agricoltura, monopoli di stato, agenzie di viaggi, vendite di beni usati);
- non devi possedere più del 50% delle quote e non devi svolgere il ruolo di amministratore in una S.r.l. che opera nel tuo stesso settore;
- se desideri continuare a collaborare con il tuo datore di lavoro attuale o precedente e iniziare a operare con il regime fiscale forfettario, non potrai fatturare più del 50% a favore di quel datore di lavoro per il quale hai lavorato negli ultimi 2 anni.
Posso aprire partita iva come igienista dentale anche se sono dipendente?
Sì, puoi aprire una partita iva in regime forfettario e rimanere dipendente. Attenzione però: bisogna avere la certezza che non vi siano vincoli contrattuali e, soprattutto, fare una distinzione tra dipendente pubblico e privato.
Scopri subito se puoi aprire partita iva forfettaria e continuare ad essere dipendente nel nostro articolo Forfettario e lavoro dipendente: possibile?
Codice ATECO igienista dentale e inquadramento
Il codice ATECO identifica la tua attività e determina il tuo coefficiente di redditività, indispensabile per calcolare il reddito imponibile e sapere quante tasse devi pagare.
Per la professione di igienista dentale, il codice ATECO 2025 previsto è 86.99.09 – Altre attività varie per la salute umana n.c.a., più specifico rispetto alla classificazione ATECO 2007 (l’ATECO 86.90.29, che si riferiva genericamente ad “Altre attività paramediche indipendenti).
Per quanto riguarda l’inquadramento previdenziale, sebbene la professione di igienista dentale richieda l’iscrizione all’Albo professionale, non è prevista una cassa di riferimento: dovrai quindi iscriverti alla Gestione Separata INPS e versare i contributi richiesti (di cui parleremo tra poco).
Vorresti fare i tuoi primi passi da libero professionista igienista dentale? Oppure hai già la partita iva e vorresti aggiornare la tua posizione fiscale con il nuovo codice ATECO 2025? Parla con un consulente Quickfisco!
Partita iva igienista dentale in regime forfettario: tasse e contributi
Nel regime forfettario, la tassazione e i contributi previdenziali sono calcolati in base a specifici criteri. In altre parole, per capire quanto dovrai pagare è necessario prendere in considerazione alcuni fattori. Non preoccuparti, però: scoprirai che non è così complesso e costoso come potrebbe sembrare!
Quanto paga di tasse un igienista dentale con partita iva forfettaria?
In regime forfettario si applica un’imposta sostitutiva del 15% sul reddito imponibile, ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività. Vuoi sapere se possiedi i requisiti per accedere all’aliquota del 5%? Leggi il nostro articolo Imposta sostitutiva forfettari: aliquota 5 per cento come funziona?
Ma cos’è il “reddito imponibile”? Il reddito imponibile si determina applicando un coefficiente di redditività ai ricavi o compensi percepiti.
Per la professione di igienista dentale, il coefficiente di redditività è del 78%, secondo la tabella dei coefficienti di redditività che puoi approfondire in questo articolo Coefficiente di redditività forfettario 2025 per codici ATECO.
Ma come si calcolano le tasse?
Immaginiamo che quest’anno tu abbia aperto la partita iva come igienista dentale per la prima volta e abbia fatturato €30.000.
Moltiplicando il tuo fatturato per il coefficiente di redditività otteniamo il tuo reddito imponibile:
€30.000 x 78% = €23.400
Ora moltiplichiamo il reddito imponibile per l’imposta sostitutiva del 5% (prevista per i primi 5 anni), il risultato sarà l’ammontare delle tasse che dovrai pagare:
€23.400 x 5% = €1.170
Quindi, su €30.000 € del fatturato dovrai pagare €1.170 di tasse: ecco perché diciamo sempre che il regime forfettario conviene!
Nota bene: con la partita iva forfettaria se fatturi zero non dovrai pagare alcuna tassa.
Contributi INPS per igienisti dentali con partita iva
Come professionista non iscritto a una cassa di categoria, abbiamo detto che dovrai versare i contributi alla Gestione Separata INPS. Questo tipo di modalità contributiva è vantaggiosa, perché:
- dovrai versare il 26,07% sul tuo reddito imponibile
- non sono previsti contributi minimi fissi: paghi solo se hai effettivamente guadagnato
Come fattura un igienista dentale con partita iva
In quanto professionisti sanitari, gli igienisti dentali devono iscriversi obbligatoriamente al Sistema Tessera Sanitaria se fatturano a pazienti privati.
L’iscrizione è necessaria per poter trasmettere i dati dei pazienti al Sistema Tessera Sanitaria tutelando la privacy dei propri pazienti. Con Quickfisco questa procedura è molto facile e veloce, garantendoti di risparmiare tempo e ridurre gli errori!
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Per approfondire questo tema leggi il nostro articolo Trasmissione fatture al Sistema TS: guida per il regime forfettario
Attenzione: se fatturi alle aziende dovrai emettere fatture elettroniche e inviarle al Sistema di Interscambio (SDI)!
Per farlo, avrai bisogno di un software di fatturazione elettronica: con l’abbonamento ALL-IN-ONE di Quickfisco puoi emettere fatture elettroniche ILLIMITATE in modo semplice e intuitivo con delle guide step by step.
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