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Riduzione contributi INPS Forfettari 2024: Come funziona?

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Riduzione contributi inps forfettari

Ormai lo sanno tutti che il regime forfettario è il più conveniente di tutti, con la sua ghiotta tassazione agevolata al 15% (addirittura al 5% per i primi 5 anni se si tratta di nuove attività).

Ma per i contributi INPS? A dire il vero è possibile avere una riduzione anche su quelli, ma a certe condizioni.

Contributi INPS Forfettari

Ci sono tanti tipi di contributi e di casse previdenziali. Infatti chi è iscritto ad un albo professionale ha la sua cassa di previdenza specifica. Ad esempio gli avvocati hanno la Cassa Forense, gli ingegneri hanno l’INARCASSA, e così via.

E poi ci sono tutti gli altri, che versano i contributi per la pensione all’INPS. Ma anche qui bisogna fare una distinzione: la Gestione Artigiani e Commercianti IVS e la Gestione Separata.

Gestione separata

Abbiamo già parlato di gestione separata in un articolo dedicato, ma possiamo dire che questa è la cassa previdenziale per chi non ha una cassa previdenziale specifica. Se svolgi un’attività professionale ma non hai un albo, allora questa è la cassa a cui dovrai versare i contributi. Non è previsto un importo fisso, ma è a percentuale sui ricavi prodotti. Ottima per chi ha pochi ricavi.

Contributi fissi IVS

I contributi IVS (acronimo che sta per Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) sono quelli versati dai dipendenti e da chi svolge un’attività imprenditoriale, anche in regime forfettario. Lo scopo è quello di tutelare il lavoratore nel caso di vecchiaia o di inabilità al lavoro.

Dopo questo spiegazione iniziale andiamo al sodo: a differenza della gestione separata questi contributi sono in misura fissa, fino ad una certa soglia di ricavi, a cui poi si aggiungono anche delle quote a percentuale.

Diciamo che per l’INPS il reddito minimale per il 2024 su cui si pagano i contributi è 18.415 euro quindi, anche se hai guadagnato meno o niente, il calcolo dei contributi parte da questo valore.

I contributi fissi INPS sono:

  • per artigiani: 4.427,04€ (4.371,80€ per chi ha meno di 21 anni)
  • per commercianti: 4.515,43€ (4.460,19€ per ha meno di 21 anni)

 

Una cosa che non ti dice nessuno: se apri la partita iva durante il corso dell’anno, questo importo viene rapportato ai mesi di effettiva apertura. Per artigiani 368,92€ per un mese, per commercianti 376,29€ per un mese. Per chi ha meno di 21 anni, questi contributi sono sempre più bassi.

Sulla parte eccedente poi si applica un’aliquota aggiuntiva fino al reddito di 55.008 euro:

  • per commercianti: 24,48% (24,18% per chi ha meno di 21 anni)
  • per artigiani: 24% (23,70% per chi ha meno di 21 anni)

 

Oltre i 55.008 euro le aliquote sono:

  • per commercianti: 25,48% (25,18% per chi ha meno di 21 anni)
  • per artigiani: 25% (24,70% per chi ha meno di 21 anni)

 

Comunque tra poco facciamo qualche conteggio per capirne meglio il meccanismo.

Ecco invece le scadenze del versamento dei contributi nel 2024 (essi vengono versati in 4 rate):  16/05/2024, 20/08/2024, 18/11/2024 e 17/02/2025.

Riduzione contributi INPS forfettari

Se sei forfettario c’è una buona notizia: è possibile avere una riduzione del 35% su questi contributi. Tuttavia la cosa non è automatica, ma bisogna presentare una domanda all’INPS dove si fa specifica richiesta.

Richiesta riduzione contributi INPS Forfettari

Forfettari che intendono usufruire dell’agevolazione devono presentare la domanda all’INPS entro il 28 febbraio per avere riduzione del 35% dei contributi IVS dell’anno in questione.

Per chi invece apre la partita iva quest’anno in regime forfettario e dopo il 28 febbraio, deve presentare la richiesta di riduzione contributiva immediatamente dopo aver ricevuto il provvedimento di apertura della posizione previdenziale alla gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS.

I due requisiti da rispettare sono l’adozione del regime forfettario e l’iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS.

La domanda si presenta per via telematica. Basta effettuare l’accesso alla sezione “Cassetto Previdenziale Artigiani e Commercianti” del portale INPS, compilare ed inviare il modulo di dichiarazione di responsabilità. Oppure puoi rivolgerti direttamente a noi!

Riduzione contributi: Quanto dura?

L’opzione per la riduzione dei contributi INPS non scade, ma viene rinnovata ogni anno automaticamente. A meno che non si faccia esplicita richiesta di rinuncia. Tra l’altro, può essere presentata una sola volta, quindi se ci ha rinunciato una volta, non puoi più cambiare l’idea.

Esempio calcolo contributi INPS regime forfettario

Facciamo l’esempio di un forfettario, iscritto alla gestione commercianti, che ha più di 21 anni. Oltre ad assistere alla caduta inesorabile dei capelli, deve pure fare i conti su quanti contributi deve pagare. In un anno ha avuto ricavi per 50.000 euro e mettiamo caso che, in base all’attività che svolge, abbia un coefficiente di redditività del 40%. Facciamo due conti e vediamo quanto pagherebbe.

50.000 x 40% = 20.000 euro (reddito imponibile)

20.000 euro – 18.415 euro (reddito minimale 2024)=1.585 euro (reddito eccedente)

1.585 euro x 24,48% =388 euro (contributo sul reddito eccedente)

4.515,43 euro (contributi fissi) + 388 euro (contributo sul reddito eccedente) = 4903,43€ totale dei contributi da versare.

Nel caso in cui il nostro forfettario abbia fatto la richiesta per la riduzione ecco quanto verrebbe:
4.903,43 – 35% = 3187,23 euro.

Anche meno del minimale. Non male vero? Ma leggete prima il paragrafo sotto.

Riduzione contributi INPS Forfettari: Conviene?

Vista così è ovvio che la riduzione conviene, e per quelli in forfettario è bene approfittarne prima possibile. Ma (c’è sempre un ma) non è detto che convenga.

Nel caso in cui il contribuente forfettario, grazie alla riduzione, versi un importo inferiore all’importo dovuto sul minimale, ai fini contributivi questo si vedrà ridotto e riproporzionato il periodo di contribuzione in base a quanto versato. Quindi anche se ho versato un anno di contributi, non è detto che ai fini pensionistici e di maturazione dei requisiti corrisponda esattamente all’anno.

E’ bene valutare l’adesione alla riduzione dei contributi perché può avere effetti sfavorevoli ai fini pensionistici, ma per questo puoi sempre contare sui consulenti di Quickfisco.

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