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Personal branding: cos’è, obiettivi e come farlo oggi se sei un freelance?

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personal branding

Fare di sé stessi un brand, questo è il personal branding. No, non significa andare all’anagrafe e farsi cambiare il nome in Giuseppe Coca Cola. Oggi non puoi proprio non conoscere di cosa si tratta soprattutto se sei un freelance in cerca di nuovi contatti e clienti.

Il personal branding aiuta i freelance a farsi conoscere nel mondo del lavoro e a dimostrare le proprio competenze e capacità. In questa guida vedremo cos’è il personal branding, a cosa serve e quali sono i canali più importanti dove avviare una strategia di self branding.

Personal branding: quando nasce? Definizione

Letteralmente personal branding significa “fare un brand personale” (in inglese è più bello)  cioè fare di sé stessi, o meglio delle proprie competenze, un brand da poter “vendere” ad un pubblico interessato. Oggi si parla tantissimo di personal branding soprattutto in relazione a tutte quelle nuove professioni da freelance. I professionisti freelance hanno dovuto sviluppare una mentalità imprenditoriale volta a promuovere sé stessi e le proprie capacità in ogni momento, questo prende il nome di personal branding.

Ma quando nasce il personal branding?

Questo termine viene fatto risalire al 1997 ad un articolo di Tom Peters del 1997 nel quale diceva:

«You’re branded, branded, branded, branded. […] Everyone has a chance to learn, improve, and build up their skills. Everyone has a chance to be a brand worthy of remark»

Questa frase è oggi così attuale che avrebbe potuto scriverla proprio uno di quei tanti “guro” del marketing che spopolano su internet, magari sotto una bella foto di un tramonto. Gridava al mondo di giovani imprenditori volenterosi (e lo fa tutt’oggi) che ognuno di loro poteva essere un brand degno di nota!

Cos’è il personal branding?

Il personal branding , o self-branding, è l’attività di promozione di sé stessi che permette di “vendersi” nel mercato nel lavoro identificando le proprie peculiari caratteristiche e competenze. Gestirsi come se si fosse un vero e proprio brand che punta a farsi conoscere il più possibile, questo significa oggi.

Fare personal branding però non significa vantarsi delle proprie capacità, per quello c’è il baretto sotto casa, è qualcosa di molto diverso. Fare personal branding significa in primo luogo raccontarsi e creare consapevolezza. Questi concetti sono davvero molto importanti ma il self branding è anche un percorso che porta un individuo  a definirsi nell’ambito lavorativo e a imparare quali sono le sue carte vincenti.

Il personal branding è anche una tecnica di marketing (fare di sé stessi un brand per vendere di più) e rientra nelle tecniche di quello che viene definito engagement marketing che punta al coinvolgimento del pubblico e alla creazione di vere e proprie comunità di potenziali clienti che seguono il professionista.

I social sono oggi importantissimo per tutte le attività legate a personal branding, tra i più usati c’è sicuramente Linkedin.

Se ancora non hai Linkedin o non sai come sfruttarlo per il tuo business, leggi QUI ora!

Personal brand e freelance: 2 motivi per cui è importante!

personal branding

 

Se vi state chiedendo a cosa possa mai servire il personal branding per un freelance, è meglio continuare la lettura di questa guida. Abbiamo individuato 2 motivi per cui se sei un freelance devi cominciare a fare personal branding subito.

Iniziamo.

1. Attirare nuovi clienti

Il primo motivo per fare personal branding è per attirare nuovi clienti. Farsi notare, mettere in campo le proprie capacità e dimostrare le competenze acquisite permette di trovare nuovi clienti più facilmente. Abbiamo già parlato qui sul blog di altre tecniche per trovare nuovi clienti, ma oggi una delle più efficaci, soprattutto se si sfruttano i social media, è proprio il self branding.

Spesso chi lavora da freelance, magari da casa, incontra delle difficoltà nel creare nuove relazioni e quindi trovare nuovi clienti al di fuori del proprio giro. Se anche tu sei in questa situazione, devi pensare al personal branding come una porta aperta sul mercato del lavoro che permette agli altri di “entrare” incuriositi da quello che hai da dire e raccontare.

Trovare nuovi clienti e creare nuovi contatti è sicuramente uno di motivi principali per cui oggi è fondamentale attuare tecniche di personal branding se si è freelance.

2. Dimostrare la propria formazione e le proprie competenze

Abbiamo già detto che fare personal branding non significa vantarsi, anzi quello fa allontanare tutti, come l’ex compagno di classe che vuole spiegarti come raggiungere l’indipendenza finanziaria. Tuttavia, ci sono delle tecniche di comunicazione che ti permettono di dimostrare le tue competenze e creare un profilo serio ed affidabile.

Dimostrare competenza e preparazione nell’ambito in cui si lavora è oggi fondamentale. Oggi moltissimi si improvvisano geni del marketing o venditori di meraviglie senza avere una formazione alle spalle. Ecco perché riuscire a trasmettere  la propria passione e la competenza grazie al personal branding può fare davvero la differenza.

Distinguersi in un mercato del lavoro ormai saturo è fondamentale per porre le basi di una carriera solida e piena di successi.

Come si fa personal branding oggi?

Arriviamo alla parte pratica: come si fa personal branding? Prima di rispondere con tips pratiche vogliamo darti 5 consigli utili per iniziare a creare una strategia di self branding efficace.

Ecco i consigli:

  1. Fai un’analisi dei competitor e delle strategie che usano anche altri freelance del tuo settore;
  2. Studia il mercato che il target di riferimento, in particolare devi cercare di capire quali sono gli interessi del tuo target e che mezzi di comunicazione vengono utilizzati;
  3. Cerca di concentrati sui tuoi punti di forza e per farlo dovrai essere anche molto critico, solo così potrai individuare se c’è qualcosa che puoi migliorare;
  4. Non avere fretta, anche se all’inizio i risultati non saranno super entusiasmati. Promuovere se stessi è un processo a volte lungo ma che ti permetterà di creare il tuo posto nel mondo del lavoro;
  5. Intraprendi un percorso di crescita professionale e personale. Se c’è ancora qualcosa che non sai fare, studia. Se c’è qualcosa che non sai, informati. Le attività di personal branding servono anche a migliorare e sviluppare nuove competenze.

Partendo da questi 5 consigli, crediamo che oggi il modo migliore di fare personal branding è attraverso i social. In particolare i social di riferimento sono Instagram, Twitter, Linkedin e TikTok se il tuo target è molto giovane, anche senza fare balletti sconci.

Oggi i social permettono di mettersi in contatto con tantissime persone e creare un profilo social dedicato alla propria professione è uno dei modi più efficaci per farsi conoscere. È importante distingue i profili: quello privato dove puoi pubblicare le foto della carbonara fatta in casa, e quello professionale dove puoi mettere in atto le strategie di personal branding.

Cerca di condividere contenuti sempre di alto livello, approfondisci i temi relativi alla tua professione  e cerca di creare una community unita e che interagisce con te.

In particolare, si possono creare due tipi di contenuti per la community :

  • Micro-contenuti: sono principalmente i post sui social. Pubblicare con cadenza fissa contenuti social su vari temi aiuta a creare interesse sulla professione e sul lavori. Puoi usare i post anche per raccontare nuovi progetti o per fissare dei traguardi lavorativi.
  • Macro- contenuti: sono principalmente il sito personale o un blog professionale. Sicuramente creare contenuti per un sito personale o per un blog è molto più impegnativo ma aiuta tantissimo a farsi conoscere e a dimostrare le proprie competenze. Ad esempio, creare articoli approfonditi sui temi legati al tuo business può aiutarti nel dimostrare al tuo pubblico sul web tutte le tue competenze e le conoscenze.

 

Freelance: come gestire i guadagni?

In questo articolo abbiamo parlato di un’opportunità per attirare sempre più potenziali clienti e farli interessare al tuo business.  Ma gestire tutto da soli quando si è un freelance a volte è difficile. Ma non preoccuparti!

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