Stai pensando di avviare la tua attività con la partita IVA e ti chiedi come aprirla e, soprattutto, quanto costa? È la tua prima esperienza con la partita iva e vorresti avere meno vincoli e semplicità di gestione? Allora molto probabilmente la scelta migliore per iniziare potrebbe essere quella di operare in regime forfettario. In questo articolo scoprirai chi può accedere a questo regime fiscale agevolato, come aprire una partita IVA forfettaria, quando conviene farlo e quanto costa.
Partiva iva forfettaria: chi può aprirla
Il regime forfettario offre molteplici vantaggi, soprattutto per chi desidera avviare un’attività autonoma e prevede di incassare fino a 85.000 euro all’anno (il limite di accesso al regime forfettario in vigore nel 2024).
Questo regime offre una tassazione agevolata (con un’unica imposta sostitutiva del 15% o addirittura del 5% sul reddito imponibile per i primi 5 anni dell’attività). Inoltre, la gestione contabile e fiscale semplificata riduce i costi del commercialista, e l’assenza dell’IVA ti permette di offrire prezzi più competitivi.
Puoi approfondire tutti i vantaggi del regime forfettario leggendo il nostro articolo > Vantaggi del regime forfettario: ecco quando conviene.
Chi può aprirla, questa partita iva forfettaria? Non tutti. Ecco quali requisiti devi rispettare:
- il tuo reddito percepito da lavoro dipendente o assimilati (ad es. Il reddito da pensione) deve essere uguale o inferiore a 30.000 euro lordi nell’anno precedente, oppure devi aver cessato il rapporto lavorativo entro il 31 dicembre 2023;
- devi possedere la residenza fiscale in Italia, oppure la residenza in uno stato membro UE o in uno stato aderente all’Accordo Spazio Economico europeo a condizione che il reddito prodotto in Italia sia almeno il 75% del reddito complessivamente prodotto;
- non devi essere socio di una società di persone (sas o snc), associazione professionale o impresa familiare;
- non devi svolgere l’attività per la quale è già stato adottato un regime speciale IVA (agricoltura, monopoli di stato, agenzie di viaggi, vendite di beni usati);
- non devi possedere la maggioranza delle quote (direttamente o indirettamente) in una SRL che opera nello stesso settore in cui operi con la tua partita iva;
- non devi fatturare più del 50% al tuo datore di lavoro o l’ex datore (per cui hai lavorato dei due anni precedenti)
Ti stai chiedendo se è possibile mantenere il tuo lavoro dipendente e contemporaneamente avere una partita IVA forfettaria? Allora devi leggere il nostro articolo dedicato Novità regime forfettario: nuove soglie e requisiti.
Partita iva forfettaria: come aprirla
Il processo di apertura della partita iva si può suddividere in 5 step principali (o 6 in alcuni caso).
Step 1: Definisci dell’attività svolta con la partita iva
Prima di aprire la partita iva devi capire quale esattamente attività andrai a svolgere. In base a quello dovrai individuare uno o più codici ATECO. Il codice ATECO (ATtività ECOnomiche) è una combinazione numerica necessaria per classificare ciascuna attività economica a livello contributivo e statistico.
La scelta dell’ATECO è fondamentale per chi ha una partita IVA forfettaria perché aiuta a stabilire la categoria di pertinenza dell’attività e determina il coefficiente di redditività, cioè la percentuale del fatturato che viene considerata come reddito imponibile, sulla base di cui andranno calcolate le tasse e i contributi.
Step 2: Stabilisci il tuo inquadramento
Una volta definito il codice ATECO e la natura della tua attività, stabilisci il tuo inquadramento. Svolgi attività di tipo intellettuale, consulenziale o professionale a vario titolo? In questi casi verresti inquadrato come libero professionista. Svolgi attività di tipo artigianale o legate al commercio di beni o servizi? Benvenuto tra gli Artigiani o Commercianti.
Step 3: Scegli il regime fiscale adatto prima di aprire la partita iva
Possiedi i requisiti per operare in regime forfettario e pensi di rientrare nel limite previsto? Ottimo. In caso contrario, dovrai considerare un altro regime fiscale(ordinario).
Step 4: Procedi con l’apertura della tua partita iva forfettaria
Adesso che hai le idee chiare su ATECO, inquadramento e regime fiscale per aprire la tua partita iva e ottenere il numero dovrai compilare il Modello AA9/12 e trasmetterlo all’Agenzia delle Entrate.
Sei un artigiano o commerciante? Allora il percorso sarà più lungo perché dovrai fare altri passaggi per poter operare correttamente. In primis dovrai presentare la SCIA al Comune nel quale svolgerai la tua attività. La presentazione della SCIA è quasi sempre necessaria per le attività artigianali o commerciali. Successivamente l’ultimo passaggio sarà quello di iscriverti in Camera di Commercio e attendere che quest’ultima rilasci una visura di evasione con la quale si attesta che la tua partita iva è ufficialmente iscritta nel Registro delle Imprese e attiva per iniziare ad operare.
Step 5: Iscriviti alla cassa di previdenza
La cassa di previdenza è l’ente presso il quale verserai i contributi previdenziali che garantiranno la tua futura pensione.
Sei un libero professionista iscritto a un Albo professionale? Allora devi iscriverti alla cassa privata di previdenza (es. Cassa Forense per gli Avvocati o Inarcassa per gli Ingegneri). Non esiste una cassa specifica per la tua professione? In tal caso, dovrai iscriverti alla Gestione Separata INPS. Se, invece, sei un artigiano o un commerciante, dovrai iscriverti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS.
Step 6 (solo per Artigiani): Iscriviti all’INAIL
Solo per chi è inquadrato come Artigiano (es. un falegname o un elettricista) l’ultimissimo passaggio amministrativo sarà quello di iscriversi all’INAIL. L’INAIL è un Ente pubblico che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Poiché le attività artigianali sono considerate “rischiose” e con una maggiore probabilità di incorrere in infortuni durante il lavoro, gli artigiani devono iscriversi all’INAIL e versare una quota annuale (premio) che rappresenta un’assicurazione su eventuali infortuni.
Partiva iva: come aprirla online in un solo step
Il processo di apertura della partita iva necessita di specifiche competenze e può risultare una sfida complessa, dove un errore ti può costare sanzioni salate. Perciò è sempre meglio affidarsi ai professionisti qualificati.
Professionisti come noi di Quickfisco. Ti aiutiamo a definire il tuo inquadramento, ti suggeriamo i codici ATECO più adatti all’attività che svogli e ci occupiamo di tutte le pratiche di apertura della partita iva forfettaria (comprese quelle eventualmente presso Comune e Camera di Commercio).
Partita iva in regime forfettario: quanto costa aprirla e come farlo online
Il costo di apertura della partita IVA in regime forfettario varia a seconda del consulente a cui ti rivolgi. Con l’abbonamento a Quickfisco, l’apertura della partita iva è GRATUITA per liberi professionisti.
Invece per Artigiani e Commercianti il costo di apertura della partita iva in regime forfettario è 160 euro + IVA per la predisposizione di tutte le pratiche come iscrizione nel Registro delle Imprese e SCIA, più 90,50 euro esente IVA per spese fisse quali imposta di bollo e il pagamento del diritto camerale per il primo anno.
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