Psicologo partita iva: apertura e funzionamento del regime forfettario

Psicologo partita IVA in regime forfettario

Stai per diventare psicologo e vuoi aprire partite IVA? Oppure sei già psicologo e hai sentito parlare del regime forfettario e vuoi saperne di più?  

Bene, questo articolo è per te.  

Oggi ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere sul mondo della partita IVA da libero professionista: come accedere al regime forfettario, quali tasse e contributi dovrai versare e come gestire la fatturazione. 

 

I requisiti per esercitare la professione di psicologo con partita IVA

Per esercitare l’attività autonoma come psicologo, è essenziale rispettare alcune tappe formali. Innanzitutto, devi aver conseguito una laurea magistrale in psicologia che dall’anno 2023/2024 è diventata ufficialmente abilitante. Dopo dovrai iscriverti all’albo degli psicologi nella tua regione per poter esercitare la tua attività legalmente. È importante tenere presente che l’iscrizione all’albo non è solo una formalità, ma garantisce anche che tu sia riconosciuto come professionista qualificato, in grado di fornire assistenza e consulenza ai tuoi pazienti. 

 

Partita IVA psicologo: il regime forfettario è il regime adatto?

Il regime forfettario rappresenta una scelta vantaggiosa per molti professionisti perché questo regime è caratterizzato da una contabilità e tassazione semplificata. A differenza dell’IRPEF che è a scaglioni, dove più si guadagna più tasse si pagano, nel regime forfettario l’aliquota dell’imposta sostitutiva è unica e non aumenta ed è sempre del 15%, oppure per i primi 5 anni di attività questa è ridotta addirittura al 5%. 

Esistono altri vantaggi, come la gestione contabile e fiscale semplificata,  e la possibilità di offrire prezzi più competitivi grazie all’assenza dell’IVA. 

Puoi approfondire leggendo il nostro articolo > Vantaggi del regime forfettario: ecco quando conviene. 

 

Requisiti per accedere al regime forfettario

Puoi operare con la tua partita IVA in regime forfettario, a condizione che consegui ricavi o compensi inferiori a 85.000 euro all’anno e hai corrisposto meno di 20.000 euro lordi a collaboratori e dipendenti. 

Per accedere al regime forfettario ci sono altri requisiti che devi rispettare:  

  • il tuo reddito percepito da lavoro dipendente,pensione o redditi assimilati, deve essere uguale o inferiore a 30.000 euro lordi nell’anno precedente, oppure la cessazione del rapporto lavorativo deve essere avvenuto entro il 31 dicembre 2023;  
  • devi possedere la residenza fiscale in Italia, oppure la residenza in uno stato membro UE o in uno stato aderente all’Accordo Spazio Economico europeo a condizione che il reddito prodotto in Italia sia almeno il 75% del reddito complessivamente prodotto;   
  • non devi essere socio di una società di persone (sas o snc), associazione professionale o impresa familiare;   
  • non devi svolgere l’attività per la quale è già stato adottato un regime speciale iva (agricoltura, monopoli di stato, agenzie di viaggi, vendite di beni usati);   
  • non devi possedere più del 50% delle quote e non devi svolgere il ruolo di amministratore in una srl che opera nel tuo stesso settore; 

Ricordati anche, se desideri continuare a collaborare con il tuo datore di lavoro attuale o precedente e operare con il regime fiscale forfettario, non potrai fatturare prevalentemente (più del 50%) a favore di quel datore di lavoro per il quale hai lavorato negli ultimi 2 anni.   

 

Regime forfettario e lavoro dipendente

Se lavori già come dipendente e intendi avviare un’attività come psicologo, ma non sei ancora pronto a dare le dimissioni, puoi aprire una partita IVA in regime forfettario e rimanere dipendente.  

Ma attenzione! Questa possibilità non è sempre garantita: bisogna fare una distinzione tra dipendente pubblico e privato.   

Scopri subito se puoi aprire partita IVA forfettaria e continuare ad essere dipendente > Forfettario e lavoro dipendente: possibile?  

 

Inquadramento e scelta del codice ATECO psicologo 

Quando si apre la partita IVA, occorre scegliere il codice ATECO (codice attività) adatto. Quest’ultimo è un codice che identifica la tua attività, ma è indispensabile anche per   calcolare il tuo reddito imponibile e sapere quante tasse devi pagare, poiché determina il tuo coefficiente di redditività. 

Non preoccuparti, per te che sei uno psicologo, è tutto abbastanza semplice. Essendo iscritto all’Albo, sarai considerato un libero professionista con cassa. Quindi, dovrai iscriverti alla tua cassa previdenziale, ovvero all’ENPAP – Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi e versare i contributi richiesti, di cui parleremo più avanti. 

Il codice ATECO previsto per psicologo è 86.90.30 – Attività svolta da psicologi. 

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Partita IVA psicologo in regime forfettario: tasse e contributi 

Tra le spese principali che uno psicologo dovrà affrontare per gestire la partita IVA in regime forfettario ci sono le imposte, i contributi e i costi per la gestione della partita iva a livello contabile e fiscale. Ma non preoccuparti, scoprirai che non è così complesso e costoso come potrebbe sembrare 😉 

 

Quanto paga di tasse uno psicologo con partita IVA forfettaria?

Come funziona questa tassazione semplificata? Come abbiamo detto, non si devono pagare le imposte come avviene sui redditi assoggettati ad IRPEF (sui redditi percepiti da chi è dipendente o pensionato per intenderci), o altre imposte come addizionali regionali e comunali, ma un’imposta sostitutiva. 

È l’unica imposta prevista per chi opera in regime forfettario, pari al 15% o addirittura ridotta al 5% per i primi 5 anni dell’attività per agevolare e aiutare coloro che costruiscono da zero un’attività. Quindi, se hai già svolto il lavoro di psicologo, anche da dipendente, avrai subito l’aliquota al 15%. Attenzione però, il tirocinio obbligatorio non viene considerato come lavoro dipendente, perciò potrai avere l’aliquota ridotta. Vuoi sapere se possiedi i requisiti per accedere all’aliquota del 5%? Leggi il nostro articolo >  Imposta sostitutiva forfettari: aliquota 5 per cento come funziona? 

Questa aliquota si applica sul reddito imponibile. Ma come viene stabilito questo “imponibile”? 

Nel regime forfettario, il reddito imponibile viene determinato dal coefficiente di redditività. 

Per psicologi con il codice ATECO 86.90.30, il coefficiente di redditività è pari al 78%. Questo significa che verrà tassato solamente il 78% di ciò che fatturi, e il restante 22% verrà considerato come spese per svolgere la tua attività e, di conseguenza, non verrà tassato. 

Infine, con la partita IVA in regime forfettario non puoi dedurre/scaricare alcuna spesa, tranne i contributi previdenziali versati l’anno precedente. 

Come si calcolano le tasse?

Allora, immaginiamo che quest’anno tu abbia aperto la partita IVA come psicologo (attività mai svolta prima) e abbia fatturato 30.000€. 

30.000€ x 78% (coefficiente di redditività per psicologi) = 23.400€ (il reddito imponibile) 

23.400€ x 5% (imposta sostitutiva prevista per i 5 primi anni della tua attività) = 1.170€ (l’ammontare delle tasse) 

Su 30.000 € del fatturato, solamente 1.170€ di tasse.  

Non male questo regime forfettario, vero? 

In questo caso, non scarichi nulla, perché si tratta del tuo primo anno e non hai ancora versato i contributi. 

Nota bene: se fatturi zero con la tua partita IVA forfettaria non dovrai preoccuparti di pagare alcuna tassa. 

 

Contributi ENPAP per gli psicologi con partita IVA

Prima di tutto dobbiamo chiarire cosa sono i contributi previdenziali: sono pagamenti obbligatori per tutti coloro che possiedono una partita IVA (anche in regime forfettario), e sono indispensabili per assicurarti una pensione futura. Non è tutto: i contributi finanziano anche servizi quali maternità, malattia e il funzionamento dell’ente previdenziale. 

Per gli psicologi che lavorano come liberi professionisti con partita IVA, l’ENPAP richiede il versamento di 3 contributi di diversa natura: contributo soggettivo, integrativo e di maternità. 

  1. Contributo soggettivo. Corrisponde al 10% del tuo reddito netto, con un minimo di 856,00€ (per chi ha avuto il reddito netto uguale o inferiore a 8.560€). Ogni anno, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, è possibile scegliere di aumentare la percentuale di contribuzione minima, pari al 10%, fino a un massimo del 30%, con incrementi di due punti percentuali (12%, 14%, 16%, ecc.).
  2. Contributo integrativo. Corrisponde al 2% del tuo corrispettivo lordo con un minimo di 66€. È obbligatorio inserirlo in fattura, a carico del cliente, come rivalsa ossia come maggiorazione del compenso.
  3. Contributo di maternità. Corrisponde a una quota fissa per finanziare l’indennità di maternità delle colleghe che diventano madri. Per il 2023 è stata stabilita in 130€.

Ti interesserà sapere che è possibile ridurre i contributi da versare fino al 50%. Vuoi sapere di più, anche sulle scadenze dei pagamenti? Allora scarica la guida COMPLETA che trovi alla fine dell’articolo! 

 

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Come deve fatturare uno psicologo con partita IVA

Innanzitutto, devi sapere che i professionisti che operano in ambito sanitario e fatturano a pazienti privati, quindi anche gli psicologi, devono iscriversi obbligatoriamente al Sistema Tessera Sanitaria 

Dopo l’iscrizione dovranno occuparsi della trasmissione dei dati dei pazienti al Sistema TS. Devi sapere che con Quickfisco questa procedura è molto facile e veloce, garantendoti di risparmiare tempo e ridurre gli errori! 

Nella nostra piattaforma online dedicata ai forfettari, compili la fattura e trasmetti i dati dei tuoi pazienti al sistema TS in un click! 

Fattura sts

Se fatturi ai privati, devi anche sapere che non devi assolutamente emettere fatture elettroniche. 

Per approfondire questo tema clicca qui > Trasmissione fatture al Sistema TS: guida per il regime forfettario 

Fatturi alle aziende? In questo caso, dovrai obbligatoriamente emettere fatture elettroniche e inviarle al Sistema di Interscambio (SDI). Ciò significa che dovrai dotarti di un software di fatturazione elettronica. Ricordati che con l’abbonamento a Quickfisco potrai emettere fatture elettroniche ILLIMITATE in modo semplice e intuitivo con delle guide step by step. 

Modulo fattura elettronica

Hai bisogno di sapere se la fattura che hai creato non presenta errori? Ti basterà scrivere alla nostra assistenza clienti su WhatsApp!

 

Commercialista per partita IVA psicologo: tradizionale o digitale?

La scelta tra un commercialista tradizionale e uno digitale dipende dalle tue esigenze. Un commercialista tradizionale può offrirti un supporto al suo studio quindi questo dovrebbe voler dire prendere un appuntamento e spostarsi, mentre i servizi digitali possono essere più economici e rapidi, facilitando la gestione della tua contabilità e dunque delle tue fatture e degli altri adempimenti fiscali.  

La questione è molto semplice: puoi affidarti a un commercialista tradizionale sostenendo un costo che si aggira mediamente intorno a 600-1000 euro all’anno, compreso il servizio di predisposizione della Dichiarazione dei Redditi.  

Puoi valutare, però, un’alternativa: il commercialista digitale.
Offre tutti i servizi necessari per la gestione della partita IVA in regime forfettario, con il supporto di un commercialista specializzato e l’accesso ad una piattaforma completa.
Il costo dell’abbonamento di questi servizi innovativi si aggira attorno a 250-600 euro all’anno. 

Un esempio di commercialista digitale?  

Noi di Quickfisco. 

Siamo un commercialista online e intermediario fiscale abilitato dall’Agenzia delle Entrate, ovvero un commercialista vero e proprio che oltre ai servizi tradizionali, come la predisposizione della tua Dichiarazione dei Redditi e modelli F24 per pagare le tasse, offre una piattaforma online disponibile sia dal web che dallo smartphone con molti servizi utili, come ad esempio lo strumento di fatturazione (sia elettronica che STS), gestione delle anagrafiche, calcolatore dal lordo a netto e tanto altro.  

Il nostro abbonamento ha un prezzo di soli 299 euro+ IVA all’anno e devi sapere che l’apertura della partita IVA forfettaria per liberi professionisti è GRATUITA.  

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Risparmia tempo e risorse: ecco come aprire la partita IVA psicologo online 

Il processo di apertura della partita IVA come psicologo non richiede spese di alcun tipo per la lavorazione delle pratiche e si devono avere a portata di mano i seguenti documenti: 

  • carta d’identità 
  • tessera sanitaria 
  • documento che conferma l’iscrizione all’Albo professionale 

Noi di Quickfisco, commercialista digitale, apriamo GRATIS la tua partita IVA online in pochi giorni ai nostri clienti abbonati.  

L’abbonamento annuale a 299€ + IVA all’anno include:  

  • Dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta d’iscrizione e predisposizione dei modelli F24 per pagare le tasse 
  • consulenza fiscale dedicata 
  • piattaforma online per tanti tool utili per gestire la tua fiscalità, come anagrafiche clienti, trasmissione dati al Sistema TS e fatturazione elettronica illimitata 
  • servizio clienti reattivo via WhatsApp. 

 

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