Novità regime forfettario 2024: cosa cambia con la Legge di Bilancio?

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Anno nuovo, nuova Legge di Bilancio: scopri quali sono le novità (se ci sono) per chi opera in regime forfettario o chi vuole aprire la partita iva nel 2024. Parleremo di requisiti, limiti, tassazione e molto altro – leggi subito l’articolo.  

 

Regime forfettario 2024: ci sono novità?

Tira pure un sospiro di sollievo – la nuova Legge di Bilancio non ha portato brutte novità nel 2024 per il regime forfettario. Anzi, ha prorogato le agevolazioni previste per questo regime fiscale, come ad esempio, il limite dei ricavi e compensi che è stato aumentato fino a 85.000 € nel 2023. Ricapitoliamo, però, tutti i punti chiave per i forfettari. 

 

Si mantiene la tassazione agevolata per il regime forfettario 2024: aliquote al 5% o al 15%

La legge di Bilancio del 2024 ha lasciato invariato il meccanismo alla base del regime forfettario, ovvero la tassazione agevolata:  

L’aliquota dell’imposta sostitutiva rimane al 15% o si riduce al 5% per i primi 5 anni per le nuove attività. Se sei alle prime armi e vuoi capire meglio cos’è, come funziona e come avere l’imposta sostitutiva al 5% leggi “L’imposta sostitutiva regime forfettario: quale sarà la tua?”

Se invece vuoi scoprire come si calcolano le tasse nel 2024, leggi la nostra guida Calcolo tasse regime forfettario 2024: spiegazione ed esempi. 

 

Regime forfettario 2024: il limite dei ricavi o compensi rimane pari a 85.000€

Quindi, anche nel 2024 per poter operare in regime forfettario, devi fare attenzione che i tuoi ricavi o compensi non superino gli 85.000€. 

Attenzione per nuove aperture! Se apri la partita iva ricordati questo limite viene riproporzionato in base alla data di apertura dell’attività.  

Ad esempio, se apri la tua partita iva il 2 maggio 2024 il tuo limite per l’anno in questione sarà di 56.434,43 euro (85.000 euro / 366 * 243 giorni della tua attività = 56.434,43 euro). Dall’anno successivo, invece, il limite da rispettare sarà di 85.000 euro, se la Legge di Bilancio 2025 non porterà ulteriori novità.

 

Requisiti di accesso al regime forfettario restano invariati

I requisiti di accesso al regime forfettario nel 2024 sono invariati, ma facciamo un breve recap insieme.  

Puoi operare in regime forfettario se:  

  • hai percepito reddito da lavoro dipendente o pensione inferiore a 30.000€ lordi nell’anno precedente o hai cessato il rapporto lavorativo entro il 31 dicembre 2023;   
  • hai la residenza fiscale in Italia, oppure residenza in uno stato membro UE o in uno stato aderente all’Accordo Spazio Economico europeo a condizione che il reddito prodotto in Italia sia almeno il 75% del reddito complessivo; 
  • non partecipi in una società di persone, associazione professionale o impresa familiare;  
  • non effettui l’attività per la quale è già stato stabilito un regime speciale iva;  
  • non svolgi l’attività prevalentemente nei confronti del datore di lavoro con i quali c’è stata una collaborazione nei due anni precedenti;  
  • Non possiedi più del 50% di quote di Srl attiva nello stesso settore. 

 

 

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Scopri di più sui requisiti nel nostro articolo Regime Forfettario: come funziona e quando conviene nel 2024? 

È sempre utile confrontarsi con uno specialista prima di aprire la partita iva forfettaria, per non avere brutte sorprese dopo che ormai hai fatto questo passo importante. 

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Regime forfettario e Lavoro dipendente: si può nel 2024?

Anche in questo caso non c’è nessuna novità: puoi avere la partita iva forfettaria ed essere contemporaneamente un dipendente privato, ovviamente se rispetti i limiti reddituali previsti dalla Legge (massimo 30.000€ di reddito da lavoro dipendente)  gli accordi previsti nel contratto firmato con il tuo datore di lavoro (es. Patti di non concorrenza etc.) 

Se sei, invece, un dipendente pubblico le regole sono molto più stringenti e non è quasi mai possibile poter operare contemporaneamente sia come dipendente pubblico che come lavoratore autonomo con partita iva, ad eccezione di alcuni casi. 

 Innanzitutto, i dipendenti pubblici hanno un obbligo di esclusività nei confronti della Pubblica Amministrazione. In nessun caso è possibile svolgere attività commerciali con partita iva per i dipendenti pubblici qualunque sia la natura e l’oggetto del rapporto di lavoro nei confronti della PA. 

 Possono svolgere attività di lavoro autonomo di tipo professionale anche con contratti di lavoro full-time, i docenti e gli insegnanti con benestare da parte del dirigente scolastico, e nel rispetto di determinate regole di comportamento e relative all’attività svolta con partita iva. 

Un altro discorso è per i dipendenti pubblici che svolgono l’attività part-time – in questo caso puoi svolgere un’attività autonoma con partita iva, ma devi sapere che esistono indicazioni precise che bisognerà rispettare. 

Abbiamo scritto l’articolo dedicato per spiegarti meglio tutte le casistiche Forfettario e dipendente: possibile?” 

 

Cosa cambia per i forfettari nel 2024?

Come abbiamo visto, non sembra che cambi qualcosa per i forfettari nel 2024, e invece… C’è un’importante novità. Vediamola subito. 

 

Novità regime forfettario: dal 2024 la fatturazione elettronica è obbligatoria

A partire dal 1° gennaio 2024 la fatturazione elettronica è diventata obbligatoria per tutti i forfettari. Indipendentemente dall’ammontare dei ricavi/compensi, a partire da quest’anno dovrai emettere fattura elettronica tramite un software di fatturazione elettronico adatto e inviarlo a SdI, il Sistema di Interscambio di Agenzia Entrate.  

Scopri come funziona nel nostro articolo Fatturazione Elettronica Forfettari 2024: guida completa. 

Noi di Quickfisco, servizio online di gestione contabile e fiscale per partita Iva in regime forfettario, ci siamo attrezzati.😎 Nel nostro abbonamento annuale è già incluso il tool di fatturazione elettronica ILLIMITATA. Attiva la prova gratuita di 7 giorni per esplorare questa funzionalità (e non solo). 

 

Chi è esonerato dalla fatturazione elettronica nel 2024

Come si suol dire, in ogni regola c’è un’eccezione. 

Gli operatori sanitari che fatturano a privati e sono obbligati a trasmettere i dati dei propri pazienti al Sistema Tessera Sanitaria restano esclusi dall’emissione di fatturazione elettronica per tutto il 2024.  

Anche per quest’anno, dunque, se sei un operatore sanitario che fattura a privati (B2C) sei obbligat* a creare fatture cartacee o inviare una semplice copia digitale ai propri pazienti.  

Per le prestazioni sanitarie a clienti/pazienti diversi dalle persone fisiche, come aziende (B2B), invece, dovrai invece emettere fattura elettronica attraverso il SdI (Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate).  

Lo sapevi che Quickfisco offre la possibilità di inviare dati a Sistema Tessera Sanitaria direttamente dalla piattaforma? È sempre incluso nell’abbonamento 😉 E i nostri consulenti fiscali insieme al Servizio Cliente tramite WhatsApp sono sempre pronti a risolvere i tuoi dubbi o perplessità. Prenota una call di orientamento gratuita per scoprire il nostro servizio. 

 

Vuoi aprire la partita Iva forfettaria o cambiare commercialista nel 2024?

Il tema fiscale non è mai stato semplice. Perciò è fondamentale trovare un commercialista affidabile che non si limiti solo a farti la dichiarazione dei redditi, ma ti guidi nel tuo percorso da lavoratore autonomo. Questo vale sia che tu stia pensando di aprire la partita iva, sia che tu sia un “forfettario navigato”. 

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I nostri consulenti fiscali, invece, ti accompagneranno dall’apertura della partita iva o al cambio commercialista, alla predisposizione del F24 e della dichiarazione dei redditi e ti supporteranno nella risoluzione di diverse casistiche.  

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