Prestazioni occasionali e regime forfettario: possono convivere?

Leggi l'articolo o contattaci per saperne di più

Sei un professionista in regime forfettario e saltuariamente svolgi attività occasionali non strettamente legate alla tua professione principale?Beh, sappi che le due attività possono coesistere.
Sappiamo che una nebbia di domande ti assale, perciò niente panico.
Siamo qui per districare la matassa arruffata di dubbi che ti frulla in testa.
Iniziamo subito a schiarire un po’ le idee!

Che cos’è la prestazione occasionale? 

Viene usata soprattutto da chi vuole svolgere un’attività in modo sporadico senza necessariamente aprire partita IVA. Secondo l’articolo 2222 del Codice Civile il lavoro autonomo occasionale (normato dal “contratto d’opera”) indica un’attività svolta dietro corrispettivo prevalentemente in autonomia, sia per quanto riguarda i tempi sia in relazione all’organizzazione del lavoro.

A differenza del lavoro dipendente, quindi, il lavoratore occasionale non ha vincoli di subordinazione né di coordinamento da parte di un datore di lavoro (in questo caso, infatti, si parla di “committente”).

Attenzione però! Per essere definita tale, la prestazione occasionale deve soddisfare questi requisiti fondamentali:

  • L’attività non deve essere esercitata in maniera professionale e abituale.
  • L’attività lavorativa non può essere continuativa ma, come suggerisce il nome stesso, è di carattere “occasionale”, ovvero episodico e saltuario. La durata della prestazione non deve superare i 30 giorni consecutivi con lo stesso committente nel corso dello stesso anno solare.
  • I redditi derivanti da prestazioni occasionali non devono superare i 5.000 euro annui.

I compensi derivanti da prestazioni occasionali non sono normalmente soggetti a tassazione. Il lavoratore autonomo occasionale non è obbligato né al versamento dei contributi previdenziali all’INPS né all’iscrizione alla Gestione Separata.
L’obbligo invece scatta nel momento in cui i compensi superano la soglia dei 5000 euro annui (ne abbiamo parlato qui).

Come funziona in pratica?

Se hai deciso di diventare titolare (o lo sei già) di partita IVA a regime forfettario, ti sarà possibile continuare a svolgere lavori occasionali, ma ci sono alcune precisazioni da fare.

Il parametro più importante di cui tenere conto è l’ambito professionale nel quale rientrano le prestazioni occasionali che svolgi.

  • Se esso è simile o coerente con la tua professione abituale, allora le attività occasionali rientreranno nello stesso codice ATECO associato alla tua partita IVA e, pertanto, saranno soggette alla stessa imposta sostitutiva che si applica alle attività esercitate in regime forfettario.
  • Nel caso in cui, invece, le attività svolte occasionalmente rientrino in un ambito professionale diverso, i compensi percepiti non seguiranno le stesse regole del tuo regime forfettario. Anche se sei titolare di partita IVA le due attività saranno considerate separate e i tuoi guadagni occasionali resteranno fuori dall’applicazione dell’IVA.

Devo emettere fattura per le prestazioni occasionali?

No, non devi emettere fattura, ma sei comunque obbligato a rilasciare una ricevuta per prestazione occasionale, che andrà a certificare il compenso percepito.

I redditi da prestazioni occasionali vanno dichiarati?

Sotto la soglia dei 4.800 euro annui e in assenza di altri redditi, i compensi percepiti da lavori occasionali restano esenti da tasse e normalmente non devono essere dichiarati.

Nel tuo caso, però, avendo anche un’altra fonte di reddito, questi compensi devono figurare nella tua dichiarazione sotto la dicitura “redditi diversi” e concorreranno alla determinazione dell’IRPEF.

Ricapitolando: sì, regime forfettario e prestazioni occasionali possono tranquillamente coesistere, facendo attenzione all’ambito professionale di entrambi.
Ricorda però: per essere definita “occasionale” l’attività lavorativa deve essere episodica e senza vincoli di subordinazione!

Non sei ancora convinto? 

Speriamo di averti chiarito le idee, ma per qualsiasi domanda puoi rivolgerti ai consulenti di Quickfisco!
Aiutiamo i forfettari a gestire la loro fiscalità, rimanendo al loro fianco per qualsiasi dubbio e per gestire tutte le scartoffie fiscali.

Il periodo di prova di 7 giorni ti permetterà accedere alla piattaforma e usufruire di tutti i servizi di Quickfisco: fatturazione elettronica, creazione anagrafiche clienti e fornitori e monitoraggio degli incassi.

Prova gratis il nostro portale oppure scrivici per maggiori informazioni.

Tu rilassati e pensa a fatturare, al resto ci pensiamo noi 😉

Indice degli argomenti

Condividi su:

Facebook
LinkedIn
Email

Dubbi? Scrivici, ti ricontatteremo prestissimo!