Stai per dare vita alla tua attività di vendita online e non vedi l’ora di aprire il tuo e-commerce. Ma ecco che i dubbi ti assalgono “Che partita iva devo aprire? Posso usufruire dei vantaggi offerti dal regime forfettario? E come pago i contributi?”.
Niente panico, con te c’è Quickfisco! Abbiamo preparato questo articolo per rispondere a tutte le tue domande di startupper nel mondo del commercio digitale.
Ogni tipo di attività, anche quella del commercio online, ha delle regole fiscali ben precise, che è bene conoscere se questa attività smette di essere occasionale, come spesso accade nel caso degli startupper, e diventa regolare. La partita iva per e-commerce ti mette in regola e ti permette di dare vita e consistenza alla tua passione per la vendita online.
E-commerce e partita iva. Come funziona?
La prima cosa che devi sapere è che per il fisco un negozio online si qualifica esattamente come un negozio fisico. Dunque gli adempimenti fiscali e previdenziali non sono poi così diversi, anche se a questo punto occorre fare una precisazione.
L’e-commerce può essere di due tipi:
- E-commerce diretto, se vendi prodotti intangibili, cioè, ad esempio, software o altri prodotti digitali, che sono fiscalmente assimilati alla vendita di servizi.
- E-commerce indiretto, se vendi beni tangibili, cioè prodotti fisici, con servizio di consegna all’acquirente, che sono assimilati in toto alla regolamentazione valida per le vendite per corrispondenza.
Posso aprire un e-commerce in regime forfettario?
Certo che sì!
Il forfettario, regime agevolato per le partite iva che non superano un fatturato annuo di 85mila euro, è accessibile anche da parte degli operatori che si dedicano alla vendita online, ma va tenuto conto che le regole di questo regime potrebbero non essere l’ideale per chi, ad esempio, ha molti costi da sostenere, come abbiamo spiegato qui.
Tra le agevolazioni, infatti, c’è anche l’esenzione iva: un vantaggio che permette a chi vende online di offrire prezzi più competitivi, a patto, lo ricordiamo di restare sempre al di sotto della soglia dei 85mila euro/anno.
Regime forfettario per e-commerce
Il forfettario, dunque, può rappresentare una buona soluzione. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le cifre, con un esempio.
Il reddito imponibile per le vendite online è pari 40% del fatturato annuo. In pratica, se vendi un bene a 100 euro il tuo reddito, sul quale ti verrà chiesto di pagare il 15% di tasse (o il 5% per i primi 5 anni se si tratta di una startup) è pari a 40 euro, mentre 60 euro è considerato il costo da te sostenuto, con una valutazione, appunto, “a forfait”.
A questo punto è facile capire che questo regime è realmente vantaggioso per te solo se il bene venduto, con tutti i costi che comporta, è inferiore a 60 euro, altrimenti potrebbe essere il caso di valutare un diverso regime fiscale. Non dimenticare poi che a questa cifra si vanno ad aggiungere i contributi, che sono da versare in base a una serie di parametri, che riportiamo in questo articolo.
Aspetti contabili nel forfettario per l’e-commerce: il Registro dei corrispettivi
Se è vero che non dovrai applicare iva e che non sei tenuto, in quanto forfettario, alla fatturazione elettronica, come abbiamo spiegato qui è anche vero, però che dovrai, in quanto operatore nelle vendite online, emettere comunque fattura, alle imprese e a chi la richiede, e tenere il Registro dei corrispettivi.
Il Registro dei corrispettivi è un documento fiscale che permette di annotare le vendite che vengono fatte ogni giorno.
- Se si tratta di vendite a privati, non vi è obbligo di emissione fattura (a meno che il cliente non la richieda), ma si è tenuti a rilasciare comunque un documento che testimoni la cessione e a registrare questo documento nel Registro dei corrispettivi senza che vi sia obbligo di trasmissione telematica.
- Se invece si vende a delle imprese, bisognerà emettere fattura, seguendo le regole valide per tutti i forfettari: anche queste fatture andranno puntualmente inserite nel Registro dei corrispettivi entro e non oltre il giorno lavorativo successivo alla vendita online.
Dubbi, domande? Contattaci!
Se sei alle prime armi ci rendiamo conto che tutto questo potrebbe non essere proprio semplicissimo.
Ecco perché Quickfisco, oltre a offrirti una piattaforma efficace per la gestione del tuo forfettario, ti offre anche la presenza di un esperto sempre pronto a rispondere a tutte le tue domande.
Anche nel forfettario per e-commerce siamo sempre a tua disposizione!