Se hai avuto la bella idea di aprire la partita iva in regime forfettario ti stai sicuramente chiedendo quanto ti costa. Ma come si fa il calcolo delle tasse per i soggetti in regime forfettario?
Abbiamo già parlato, in una precedente guida, come si calcola il guadagno netto di un forfettario. Oggi invece ti spiegheremo come calcolare quante tasse ti tocca pagare, ma tranquillo, il regime forfettario costa meno delle caldarroste.
Codice Ateco per il calcolo tasse regime forfettario
Che tu sia un freelance o un dipendente che ha anche la partita iva come regime forfettario, il calcolo delle tasse non cambia. Dipende tutto da un codice magico: il cosiddetto codice ATECO.
Sembra una brutta parola ma il codice Ateco è un acronimo di ATtività ECOnomiche, ed è una combinazione di sei cifre che identifica la tua attività economica.
Un esempio classico del codice Ateco di un social media manager, freelance, che lavora presso sé stesso potrebbe essere il 73.11.02 CONDUZIONE DI CAMPAGNE DI MARKETING E ALTRI SERVIZI PUBBLICITARI. Quello che ci serve per il calcolo delle tasse sono le prime cifre di questo codice. Sicuramente dirai “ma a che cavolo serve sapere ‘sto codice ateco?”. Tra pochissimo ti spiegherò perché è così fondamentale.
Se non hai ancora aperto la partita iva e stai pensando di farlo, occorre individuare qual è quello più adatto a te e che identifica meglio la tua attività. Un po’ come fanno i quiz su facebook che ti dicono “che animale della savana saresti”.
A dire il vero ci sono una serie di strumenti per cercare quello più adatto, ad esempio quello messo a disposizione da Infocamere o quello dell’ISTAT.
In ogni caso, ti consigliamo di rivolgerti prima ad uno dei nostri bravissimi consulenti di QuickFisco, che ti daranno tutte le informazioni sui codici attività da scegliere e ti seguiranno passo passo per l’apertura della tua partita iva.
Tabella coefficienti di redditività
Dopo il pippone sui codici Ateco, ti spieghiamo perché sono così importanti nel calcolo delle tasse per il regime forfettario. Infatti, a differenza dei soggetti in regime ordinario, i forfettari non calcolano il reddito dalla sottrazione di ricavi e costi, ma solo sui ricavi. A questi vanno applicati dei coefficienti di redditività che dipendono proprio dal tuo codice Ateco:
- Industrie alimentari e delle bevande (10 – 11): 40%
- Commercio all’ingrosso e al dettaglio (45 – (da 46.2 a 46.9) – (da 47.1 a 47.7) – 47.9): 40%
- Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande (47.81): 40%
- Commercio ambulante di altri prodotti (47.82 – 47.89): 54%
- Costruzioni e attività immobiliari (41 – 42 – 43) – (68): 86%
- Intermediari del commercio (46.1): 62%
- Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (55 – 56): 40%
- Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi (64 – 65 – 66) – (69 – 70 – 71 – 72 – 73 – 74 – 75) – (85) – (86 – 87 – 88): 78%
- Altre attività economiche (01 -02 – 03) – (05 – 06 – 07 – 08 – 09) – (12 – 13 – 14 – 15 – 16 – 17 – 18 – 19 – 20 – 22 – 22 – 23 – 24 – 25 – 26 – 27 – 28 – 29 – 30 – 31 – 32 – 33) – (35) – (36 – 37 – 38 – 39) – (58 – 59 – 60 – 61 – 62 – 63) – (77 – 78 – 79 – 80 – 81 – 82) – (84) – (90 – 91 – 92 – 93) (94 – 95 – 96) – (97 – 98) – (99): 67%
Sapendo il codice Ateco, so qual è la mia percentuale di redditività. Poi mi basterà prendere tutti i ricavi e moltiplicarlo per questo coefficiente per sapere qual è l’imponibile su cui calcolare l’imposta sostitutiva IRPEF, volgarmente chiamata “tasse”.
Imposta sostitutiva IRPEF
Calcolato l’imponibile, bisogna applicargli l’aliquota dell’imposta sostitutiva che solitamente è del 15%. Diciamo solitamente perché nel caso in cui la tua è una nuova attività e ha meno di 5 anni, l’aliquota si abbassa al 5%. Dopo 5 anni l’aliquota si alza nuovamente al 15%, ma in quel caso speriamo tu sia già scappato in Messico e avrai aperto il tuo chiosco di salamelle.
Esempio di calcolo
Dopo averti ubriacato di numeri e di commercialese facciamo un esempio facile facile, per capire il calcolo delle tasse in regime forfettario:
Prendiamo l’esempio del freelance di prima col codice Ateco 73.11.02. Se andiamo a vedere la tabella sopra scopriamo subito che il suo coefficiente di redditività è del 78%. E facciamo pure finta che in un anno il nostro amico social media manager sottopagato abbia fatto solo 3000 euro di ricavi. 3000 x 78 / 100 = 2340 euro di imponibile (se la calcolatrice dice il vero). Infine, poniamo il caso che questo sia il primo anno di attività del nostro freelance, e che quindi la sua imposta sostitutiva sarà solo del 5%. 2340 euro x 5% = 117 euro di imposta sostitutiva, o di tasse, chiamale come vuoi.
Come avrai capito i costi sono utili come la rimozione sicura delle chiavette usb e non servono proprio a nulla nel calcolo delle tasse. Cioè non abbassano l’imponibile come avviene nel regime ordinario e quindi non abbassano l’imposta sostitutiva che andrai a pagare. Quindi no, non puoi scaricare la fattura del monopattino elettrico che hai appena comprato.
Consiglio finale
Speriamo di averti spiegato in modo chiaro come si calcolano le tasse in regime forfettario, ma capiamo che la sua gestione è sempre un casino e non c’è mai tempo di pensare a ‘ste cose da commercialista.
Ma tranquillo, ci pensiamo noi di QuickFisco 😉
Avrai un portale per gestire le tue fatture elettroniche e un consulente dedicato che potrete bombardare di domande, così potrete capire finalmente quanto vi costa ‘sta partita IVA.
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Tu rilassati e pensa a fatturare, al resto ci pensiamo noi 😉